Al convegno gli esperti hanno parlato proprio di analgesici innovativi e potenti come quello estratto dalla concoglia, la molecola 'ziconotide', differente dagli oppiacei finora utilizzati per effetti collaterali e dipendenza. Ma si e' discusso anche dei nuovi stimolatori high-tech sempre piu' miniaturizzati che, impiantati nella colonna vertebrale, sono in grado di dialogare con i computer del centro medico per tenere i dottori sempre informati.
''Ziconotide - spiega Cesare Bonezzi, responsabile dell'unita' operativa di Medicina del Dolore della Fondazione Maugeri di Pavia - viene iniettato direttamente la' dove deve agire, ovvero nel liquor spinale, ed e' collegato a una pompa sottocutanea che permette somministrazioni controllate in base al dolore e al tipo di paziente. E' il primo e unico farmaco di questa classe, ma presto ne avremo a disposizione altri''.
Nei soggetti con gravi dolori provocati da lesioni a livello nervoso e intrattabili con i farmaci oppiacei, aggiunge Bonezzi, ''e' possibile introdurre un elettrocatetere all'interno della colonna vertebrale in grado di inviare impulsi elettrici che interferiscono con i messaggi di dolore. Questo elettrodo - spiega - viene poi collegato a un generatore di impulsi, a sua volta impiantato sottocute dove il paziente vuole''.
''L'ultima frontiera - conclude Bonezzi - sono i generatori di impulsi ricaricabili quasi come i telefonini, in grado di fornire una serie di informazioni sul comportamento del paziente, se si e' alzato oppure e' stato a letto, che possiamo ricavare direttamente dai dati incamerati nell'apparecchio, e in futuro da neurostimolatori capaci di trasmettere i dati anche a distanza''.(ANSA).
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