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Un rapporto coniugale in crisi è peggio di sedentarietà e stili di vita scorretti

Un matrimonio difficile fa male al cure e non solo in senso lato.

Tim Smith dell’Università dello Utah insieme ai suoi colleghi ha analizzato più di trecento coppie di mezza età sposate da almeno vent’anni alle quali è stato proposto un questionario al fine di valutare lo stato della loro vita di coppia. Alle donne sono state anche misurate le funzionalità del sistema cardiovascolare e lo stato mentale e così gli scienziati statunitensi hanno potuto tirare le somme.

Le donne che vivevano un rapporto teso e difficile con il marito erano più predisposte a soffrire di depressione, sindrome metabolica, ipercolesterolemia, ipertensione e anomalie degli zuccheri nel sangue: tutti elementi che aumentano il rischio di disturbi cardiaci.

“Un elevato livello di conflitto e discordia è associato a un maggiore rischio di sindrome metabolica nelle donne ma non negli uomini”, ha dichiarato Smith che ha presentato il suo studio durante il congresso dell’American Psychosomatic. Un dato che spiegherebbe almeno in parte perché le donne che vivono matrimoni in crisi sono anche maggiormente esposte al rischio di depressione, un noto fattore di rischio cardiaco.

Secondo le conclusioni dei ricercatori americani, un matrimonio difficile e pieno di tensioni è in pratica l’equivalente di una vita sedentaria in termini di aumento del rischio di sindrome metabolica.

http://news.paginemediche.it/it/231/la-mela-del-giorno/cardiologia/detail_106390_un-rapporto-coniugale-in-crisi-e-peggio-di-sedentarieta-e-stili-di-vita-scorretti.aspx?c1=11