Febbre suina: crescono i timori, allarme nel mondo
da 10 minuti
Versione stampabile I governi di tutto il mondo si stanno affrettando a verificare la diffusione di un nuovo tipo di febbre suina che ha finora provocato la morte di decine di persone, forse 81, in Messico e ne ha contagiate decine di altre negli Stati Uniti. Continua a leggere questa notizia
I messicani si sono chiusi in casa, mentre gli ospedali statunitensi stanno monitorando i pazienti che mostrano sintomi influenzali e altri paesi hanno imposto controlli sanitari agli aeroporti, mentre l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha avvertito che il virus ha il potenziale per divenire pandemico.
Resa noto venerdì scorso, l'epidemia si è trasformata in un incubo per il Messico, che già deve fare i conti con una violenta guerra tra i cartelli della droga e con la recessione, ed è divenuta rapidamente uno dei più grandi allarmi sanitari globali negli ultimi anni.
Il settore del turismo e quello del commercio messicani potrebbero essere colpiti dalla crisi, e una nuova pandemia rappresenterebbe un colpo grave all'economia mondiale, che sta già vivendo la peggiore recessione da decenni a causa della crisi dei mercati finanziari.
L'Oms ha dichiarato l'influenza "un evento di salute pubblica di preoccupazione internazionale". La direttrice generale dell'Organizzazione, Margaret Chan ha chiesto di aumentare la sorveglianza mondiale per ogni insolita epidemia di morbi simili all'influenza.
"(Stiamo) monitorando minuto per minuto l'evoluzione di questo problema nell'intero paese", ha detto il presidente messicano Felipe Calderon, mentre le autorità sanitarie stanno censendo i casi sospetti in sei stati, dal sud tropicale al confine con gli Usa.
La nuova variante influenzale, un mix di virus suini, aviari e umani, rappresenta il più grave rischio di una pandemia su larga scala da quando l'influenza aviaria è comparsa nel 1997, provocando la morte di diverse centinaia di persone. Nel 1968, la pandemia legata alla influenza "Hong Kong" fece un milione di morti in tutto il mondo.
L'Argentina ha dichiarato lo stato di allerta sanitaria, chiedendo a chiunque arrivi in aereo dal Messico di segnalare se soffre di sintomi influenzali. Hong Kong e Giappone hanno rafforzato i controlli sui viaggiatori malati.
I nuovi ceppi virali possono diffondersi rapidamente perché nessuno è naturalmente immune e occorrono mesi per sviluppare un vaccino.
Un membro di equipaggio di British Airways è stato ospedalizzato a Londra dopo aver sviluppato sintomi influenzali su un volo proveniente dal Messico.
In Nuova Zelanda un gruppo di studenti e i loro insegnanti, appena tornati dal paese centramericano, sono stati posti in quarantena perché alcuni mostravano sintomi simili a quelli dell'influenza. Al momento si attendono i risultati dei test.
Il ministro messicano della Salute José Angel Cordova ha detto che l'influenza suina ha ucciso almeno 20 e forse fino a 81 persone in Messico, mentre oltre 1.300 sono sottoposte a test per presunto contagio. La maggior parte dei deceduti erano persone tra i 25 e i 45 anni: un fatto che preoccupa, perché un segno caratteristico delle pandemie del passato è stato l'alto tasso di decessi tra i giovani adulti in buone condizioni di salute.
Il governo ha stanziato 450mila dollari per combattere l'influenza, e il presidente Calderon ha dato al governo poteri speciali per effettuare test sulle persone ammalate e nel caso sottoporle a isolamento.
TURISTI CON LE MASCHERINE
A Città del Messico, con i suoi 20 milioni di abitanti, i musei sono stati chiusi e numerosi eventi pubblici, dai concerti a una gara di corsa, annullati. Le partite di pallone si giocheranno oggi a porte chiuse. Gli abitanti hanno fatto incetta di bottiglie d'acqua e cibo in scatola, ai fedeli è stato raccomandato di restare in casa e di seguire la messa domenica alla tv mentre ai turisti perplessi vengono fatte indossare mascherine chirurgiche
"E' un po' allarmante perché come turista non sai se ti consentiranno di andare a casa. Ed è preoccupante perché non c'è molta informazione", dice la 29enne Sandy Itriago a una fermata del bus insieme ai suoi genitori.
Ieri sera i quartieri più alla moda della capitale erano calmi, dopo che le autorità hanno chiuso il 70% dei locali notturni, oltre che gli stadi e i teatri. In almeno un bar aperto c'erano medici che effettuano controlli all'ingresso sui clienti, guardando la gola e misurando la temperatura.
Tutte le scuole della città, dello stato di Mexico e di San Luis Potosi sono chiuse fino al 6 maggio, e diverse aziende stanno pensando di far lavorare i dipendenti da casa.
Mentre tutti i decessi legati all'influenza sono avvenuti in Messico, il virus si sta diffondendo negli Stati Uniti. Undici casi sono stati confermati in California, Kansas e Texas, e otto alunni di New York City hanno contratto una influenza di tipo A che per le autorità sanitarie è probabilmente la cosiddetta "swine flu".
In Messico, a parte la capitale, il virus ha colpito nella zona centrale dello stato di Mexico e di San Luis Potosi, negli stati meridionali di Veracruz e Oaxaca, zone di forte turismo, e nello stato della Baja California, nel nord del paese.
Ieri il ministero della Salute italiano ha invitato a evitare "inutili allarmismi", facendo sapere che "sta monitorando ora per ora in costante contatto con gli organismi europei e internazionali l'evolversi della situazione" e che è ancora in fase di valutazione l'opportunità di assumere iniziative relative a controlli alle frontiere.
I viaggiatori diretti e provenienti dai Paesi in cui si sono verificati casi di influenza suina possono rivolgersi agli uffici di sanità marittima ed aerea del ministero, ha detto il ministero.
"L'Italia dispone di un preciso piano concordato con gli altri Stati dell'Unione Europea di preparazione e risposta ad un'eventuale pandemia influenzale e di ampie scorte di farmaci antivirali da utilizzarsi in caso di necessità", si legge nella nota.
http://it.notizie.yahoo.com/4/20090426/tts-oittp-febbre-suina-mondo-allarme-ca02f96.html
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