Intestino: prima controlli, poi parti
L'intestino non va in vacanza: lunghi viaggi, caldo, diete diverse e cambio di ambiente provocano disturbi come emorroidi e stipsi. Per non soffrire, una visita prima di partire.
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Voto medio: 5 stelleSanihelp.it - Al via, dalla metà di giugno fino alla fine dell’estate, la Campagna Nazionale di Informazione L’intestino non va in vacanza, promossa dalla SIUCP, Società Italiana Unitaria di Colonproctologia. Si tratta di un’iniziativa di prevenzione e cura dei disturbi intestinali, soprattutto emorroidi e stipsi, che emergono o si acuiscono in estate a causa del caldo, dei viaggi e delle diverse abitudini alimentari. In base ai dati del Ministero della Salute e della stessa SIUCP, questi problemi interessano quasi 8 milioni di italiani (3,7 milioni soffrono di emorroidi e 4 milioni di stipsi).
In estate, in particolare, le emorroidi peggiorano: il caldo, infatti, aumenta la vasodilatazione e di conseguenza anche i vasi emorroidari possono gonfiarsi e quindi provocare dolore. Per quanto riguarda la stipsi, le persone ne soffrono spesso in occasione di viaggi a causa del diverso regime alimentare, dei cambiamenti dalla routine giornaliera e della mancanza di un habitat familiare.
I lunghi viaggi in auto o in moto per raggiungere la meta delle vacanze possono favorire l’insorgere di problemi legati alle emorroidi: stare seduti per molte ore, infatti, senza la possibilità di alzarsi o muoversi, può alterare la circolazione sanguigna e favorire la formazione di trombi (o coaguli) alle emorroidi, che possono quindi sanguinare e provocare dolore. Il caldo accumulato sui sedili di un’auto o di una moto rimaste a lungo sotto il sole, inoltre, può provocare un edema, cioè un gonfiore, e peggiorare la sensazione di bruciore e fastidio.
Con la bella stagione, poi, aumentano anche le uscite in bicicletta: il caldo e soprattutto le continue sollecitazioni del pavimento pelvico possono provocare la fuoriuscita delle emorroidi.
Obiettivo della campagna è stimolare le persone, in particolare quelle che già soffrono di questi disturbi, a effettuare, prima di partire per le vacanze, una visita dal colonproctologo. Questo specialista, infatti, è in grado di formulare una diagnosi precisa relativa all’origine del disturbo intestinale e di individuare la terapia più adatta, alimentare oppure comportamentale, medica oppure chirurgica.
Tra le possibilità di cura, trovano posto due lifting intimi, presentati in occasione del Terzo Congresso Mondiale di Colonproctologia e Malattie del Pavimento Pelvico che si è svolto a Roma dal 21 al 23 giugno Si tratta di due interventi chirurgici mininvasivi che rappresentano la soluzione alla maggior parte dei problemi di emorroidi e nei casi più gravi di stipsi.
Disponibili da diversi anni in quasi tutti gli ospedali italiani, sono rapidi e poco dolorosi dato che vengono eseguiti in una zona priva di recettori del dolore. Sono, quindi, ben sopportati dai pazienti e permettono di eliminare le sofferenze e gli imbarazzi tipici di queste patologie. La degenza, così come la convalescenza, è di pochi giorni.
Per sapere qual è la struttura ospedaliera più vicina in cui una visita effettuare specialistica, in normale regime di Servizio Sanitario Nazionale, quindi con l’impegnativa del medico di famiglia e il successivo pagamento del ticket, sono a disposizione il Numero Verde 800 77 66 62 e il sito Internet www.siucp.org.
Fonte: SIUCP - Società Italiana Unitaria di Colonproctologia
di Roberta Camisasca
ultima revisione: 23-06-2009
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