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venerdì 21 agosto 2009

cerotto con microaghi:mai più le odiate punture!

Punture addio, arriva
il cerotto con i microaghi
È indolore e può essere usato per somministrare vaccini e farmaci, senza l’aiuto del medico


MILANO - Basta aghi: vaccini (compreso quello per l’influenza) e farmaci (almeno alcuni, come l’insulina per i diabetici) saranno presto somministrati con un cerotto. Un cerotto speciale, messo a punto al Georgia Institute of Technology di Atlanta: ricoperto da microaghi, non fa sentire dolore e può essere facilmente applicato senza l’aiuto del medico. «Le sperimentazioni sull’uomo – ha detto Mark Prausnitz presentando la sua “creazione” al meeting annuale dell’American Chemical Society a Washington– cominceranno l’anno prossimo e pensiamo che gli aghi ipodermici, per iniezioni sottocutanee, potranno presto essere sostituiti da questi nuovi sistemi di somministrazione». Prausnitz ha ricordato come i progressi dell’elettronica, nella microfabbricazione di piccoli oggetti come i transistor, abbiano molto aiutato i ricercatori medici nella messa a punto dei microaghi: ogni ago è lungo poche centinaia di micron, circa la dimensione di qualche capello umano.

VACCINO ANTI-INFLUENZA - «All’inizio il cerotto verrà usato sotto controllo medico – precisa Prausnitz. – In un secondo tempo potrà essere utilizzato dal paziente stesso. Pensiamo alla vaccinazione anti-influenza: non sarà più necessario recarsi nello studio del medico, ma basterà acquistare il prodotto in farmacia o addirittura ordinarlo per mail (almeno negli Stati Uniti, ndr) e applicarselo da soli. Pensiamo che, rendendo più facile la somministrazione del vaccino, si potrà addirittura aumentare la copertura vaccinale». In collaborazione con la Emory University di Atlanta, Prausnitz e i suoi collaboratori hanno somministrato ai topi un vaccino antinfluenzale sia attraverso iniezioni convenzionali sia attraverso cerotti con microaghi, hanno poi esposto gli animali da esperimento al virus e hanno, alla fine, confrontato la risposta di difesa immunitaria e la produzione di anticorpi anti-virus. Quest’ultima è stata la stessa, indipendentemente dalle modalità di somministrazione del vaccino, anzi la risposta protettiva sembra addirittura migliore nel caso del cerotto.

DEGENERAZIONE MACULARE - I microaghi potrebbero servire non soltanto per liberare farmaci attraverso la pelle, ma anche per terapie mirate sull’occhio e potrebbero aiutare a migliorare il trattamento della degenerazione maculare, una delle principali cause di cecità nei Paesi occidentali. Negli ultimi anni si sono resi disponibili nuovi farmaci in grado di tenere sotto controllo la malattia e anche di determinarne una regressione parziale, ma vanno iniettati direttamente nell’occhio, ogni mese. Ecco perché, anche in questo caso, i microaghi potrebbero offrire una via alternativa e meno dolorosa per la terapia. Sono già in corso gli esperimenti sui conigli e sulle scimmie.

Adriana Bazzi
abazzi@corriere.it
19 agosto 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA


Corriere.it

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