Iperglicemia e ipoglicemia
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Tutti i pazienti diabetici insulino-dipendenti prima o poi, nel corso della loro malattia, andranno incontro a episodi di ipoglicemia (insufficiente quantità di glucosio nel sangue).
Non fanno eccezione, anche se può colpire solo in circostanze particolari, i diabetici trattati con ipoglicemizzanti.
Il sospetto di ipoglicemia può essere colto per la presenza di sintomi come sudorazione eccessiva, tachicardia, debolezza muscolare e sbalzi umorali.
L’ipoglicemia può essere dovuta ad un farmaco (insulina o farmaci ipoglicemizzanti) somministrato in dosi eccessive; l’aver saltato o ritardato un pasto; il non aver mangiato nelle giuste quantità; ad un’attività fisica inconsueta; all’abuso di alcolici o al blocco della digestione.
L’ipoglicemia può essere lieve, moderata o grave. Nel primo caso si manifesta con ansia, tachicardia, sudorazione eccessiva e mancanza di concentrazione; nel secondo caso, ai sintomi dell’ipoglicemia lieve si aggiungono stato confusionale, sonnolenza e allucinazioni, problemi motori. Infine se l’ipoglicemia è grave insorgono perdita di coscienza, convulsioni e coma ipoglicemico. L’intervento in questo caso deve essere tempestivo.
Negli anziani l’ipoglicemia può manifestarsi anche con disturbi della parola o paralisi di un arto.
I valori possono essere riportati nella norma mangiando 15 gr di zucchero in zollette o sotto forma di cioccolata, miele, marmellata o aranciata, le bibite o gli alimenti da evitare diventano indispensabili (tutti i diabetici insulino-dipendenti dovrebbero averne con sé). I valori normali della glicemia a digiuno sono 60-110 mg/dl, dopo mangiato 140 mg/dl.
Rebecca Di Matteo
Vedi anche
Iperglicemia
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