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mercoledì 7 ottobre 2009

onde elettromagnetiche :che danni ci procurano realmente?

Salute, cellulari e WiFi: i pericoli dell’elettrosmog
di Adele Sarno
C'è confusione sul rapporto tra salute e tecnologia. Gli studi scientifici sono discordanti e, per adesso, mancano le conferme per danni certi sul lungo periodo. Ma c'è anche chi sostiene che le onde elettromagnetiche siano un pericolo reale




C’è grande confusione. Quando si parla di cellulari, reti senza fili, emissioni elettromagnetiche ad alta frequenza, si apre la discussione: l’elettrosmog è davvero dannoso per la salute?
Secondo alcuni studiosi le onde elettromagnetiche sono in grado di provocare tumori e leucemie (specie nei più piccoli), secondo altri c’è il rischio che gli effetti siano percepiti in maniera particolare dai cosiddetti elettrosensibili: persone che in presenza di campi elettromagnetici avvertono mal di testa, vertigini, insonnia e dolori muscolari. Ancora, secondo altri, gli effetti nel lungo termine sono da accertare. In pratica non esistono evidenze scientifiche che le emissioni danneggino l’organismo nel lungo periodo e che i limiti d’esposizione fissati dalle autorità siano sufficienti a proteggere la salute.
Infine, c’è chi pensa che quei limiti siano troppo alti e vadano rivisti.

ALTE E BASSE FREQUENZE
La prima distinzione riguarda la rapidità di oscillazione. “Se la frequenza di oscillazione del campo è inferiore a 300 Hz – spiega Alessandro Polichetti, ricercatore del dipartimento di Salute e tecnologia dell’Istituto superiore di sanità – si parla di basse frequenze (più esattamente, frequenze estremamente basse). Mentre alle frequenze più alte, fino a 300 GHz, si parla di campi elettromagnetici a radiofrequenza e microonde”. I campi elettrici e magnetici a frequenze estremamente basse includono quelli generati dalle linee elettriche ad alta tensione; i campi elettromagnetici a radiofrequenza e microonde includono, invece, comprendono quelli emessi dalle antenne per la telefonia cellulare o per le trasmissioni radiotelevisive, dai forni a microonde, dai monitor dei computer o dai dispositivi per reti WiFi. L’esposizione alle basse frequenze, se troppo elevata, può produrre effetti nocivi sulla salute, come la stimolazione dei tessuti elettricamente eccitabili, come nervi e muscoli. Elevate esposizioni alle alte frequenze possono produrre effetti collaterali dovuti al riscaldamento dei tessuti che compongono il corpo umano.continua qui http://canali.kataweb.it/salute/2009/10/06/salute-cellulari-e-wifi-i-pericoli-dellelettrosmog/?h=1

1 commento:

GiorgioCinciripini ha detto...

Il rischio alla salute proveniente dai campi elettromagnetici è nota da tempo ma i conflitti di interesse sono talmente potenti che queste preoccupazioni non riescono ad emergere !

Il principio di precauzione non si riesce ad attuare in questo campo.
Come nel caso del fumo, a fine anni 50 si sapeva già della potenziale pericolosità del fumo; quanti decenni ci sono voluti per arrivare alle norme restrittive la vendita delle sigarette ? quanto morti? quali costi sociale?

Idem per l'amianto ... solo da pochi mesi si è aperto un processo contro la Eternit ... dopo quanti decenni e morti ?

Chi vuole aprire gli occhi vada in www.elettrosensibili.it ed in particolare nel relativo forum dove troverete ampia ed aggiornata documentazione su coa nel Mondo si sta facendo per anticipare il dramma del 21^ secolo.

Giorgio


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