Il corretto trattamento farmacologico del paziente con malattia cardiovascolare non può essere patrimonio soltanto dello specialista cardiologo, in considerazione dell’elevata prevalenza delle malattie del cuore e dei fattori di rischio predisponenti quali l’ipertensione e le dislipidemie. Una nuova monografia colma questa esigenza offrendo uno strumento agile e nello stesso tempo scientificamente rigoroso per il medico di famiglia, internista o medico d’urgenza che deve prendersi carico del paziente cardiopatico acuto o cronico. Il nuovo libro di Stefano Cagliano e Marco Bobbio, "I farmaci del cuore", grazie alla sua visione a 360 gradi sulle malattie cardiovascolari, potrà inoltre essere un utile strumento di consultazione anche per il cardiologo, purtroppo oggi sempre più indirizzato verso la specifica competenza settoriale nelle singole subspecialità cardiologiche.
Formato tascabile, schede del singolo farmaco in ordine alfabetico ma anche di farmaci dello stesso genere o famiglia (diuretici per esempio, o β-bloccanti) o voci più generali che mettono a confronto farmaci con lo stesso effetto curativo (aritmici, antiipertensivi, antitrombotici, antiaggreganti, anticoagulanti). Dosi, interazioni o reazioni avverse, ma anche come prescrivere il meglio e ridurre gli errori. E la bibliografia: stringata alla fine di ogni scheda, con riferimenti a libri e riviste prestigiose e a linee-guida di società scientifiche internazionali alla fine del volume. Non è un libro da studiare, ma da consultare. Pronto all’uso. Sono pagine da tenere in tasca, sul tavolo, pronte a essere sfogliate dal medico di famiglia o del pronto soccorso, dallo specializzando che si trova ad affrontare un caso insolito, dal cardiologo e dall’internista in caso di dubbi su quale strada scegliere. Spiega Giuseppe Di Pasquale, Presidente della Federazione Italiana di Cardiologia: "L’opera non sostituisce i trattati di farmacologia cardiovascolare e le linee-guida cliniche per il trattamento di specifiche patologie. La mancanza di tempo rende tuttavia sempre più difficile il ricorso a queste fonti, anche perché spesso le linee-guida sono diventate voluminosi trattati piuttosto che strumenti immediati di consultazione. Anche la lettura dei trial talora discordanti o non conclusivi su nuovi farmaci, oggi sempre più facilmente accessibili attraverso il web, spesso genera solo disorientamento se non si hanno gli strumenti critici per la loro interpretazione. A fronte di una enorme quantità di fonti di aggiornamento, spesso l’informazione principale sui farmaci è quella che il medico riceve dall’Industria che ovviamente non può essere un’informazione indipendente. D’altra parte le informazioni sui farmaci prodotte periodicamente dalle istituzioni sanitarie, enti regolatori ed aziende sanitarie sono spesso vissute dal medico come strumenti limitativi della libertà prescrittiva, subordinate a motivazioni di ordine economico".
Fonte: Cagliano S, Bobbio M. I farmaci del cuore. Il Pensiero Scientifico 2009.
david frati
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lunedì 2 novembre 2009
Una nuova guida ai farmaci cardiologici
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