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venerdì 26 febbraio 2010
Gli uomini ce l'hanno più piccolo,colpa dell'obesità e dell'inquinamento
tra i principali responsabili del cambiamento ci sono obesita' e inquinamento, rilevano gli andrologi del Centro di crioconservazione dei gameti maschili dell'Azienda ospedaliera - universita' di Padova, coordinati da Carlo Foresta. La ricerca e' stata condotta su 2.123 ragazzi di 18 anni delle scuole superiori di Padova e provincia. - ASPETTO ANDROGINO: altezza superiore alla media (almeno un metro e 79 centimetri), decisamente in sovrappeso (uno su quattro e' obeso), gambe molto lunghe: si presenta cosi' il fisico maschile tendente all'androgino descritto dai ricercatori. ''Tutti questi dati - spiega Foresta - sono in relazione tra loro e con un pene dalla misura decisamente inferiore alla media''. - MICROPENE: dallo studio risulta che negli ultimi 60 anni la lunghezza del pene a riposo si e' ridotta del 10%, ossia da 9,7 a 8,9 centimetri, e che dal 2001 ad oggi c'e' stata una riduzione ulteriore dell'1%. Inoltre in 52 ragazzi (il 30,7% dei quali obesi) si e' osservato quello che i ricercatori chiamano ''micropene'', con una lunghezza a riposo di 5-6 centimetri o la circonferenza in erezione inferiore a 8 centimetri. Secondo gli andrologi cio' accade perche' durante l'adolescenza ''l'obesita' influenza negativamente la produzione di androgeni testicolari che regolano lo sviluppo del pene''. - INQUINANTI ANTI-VIRILITA': sul banco degli accusati ci sono diossine, pesticidi, metalli pesanti, additivi di plastiche, vernici e materiali tossici liberati dai detergenti. Tutte queste sostanze danneggiano lo sviluppo e la funzione dei testicoli gia' durante lo sviluppo embrionale, cosi' come le dimensioni del pene si decidono nei primi quattro mesi di vita embrionale, entro i primi quattro anni di vita e durante l'adolescenza. - TENDENZA ALL'UNISEX: secondo Foresta, ''un pene con qualche millimetro in meno non e' un fatto preoccupante di per se': il nostro non e' un allarme sulla capacita' sessuale dei giovani oggi. Quello che preoccupa - ha spiegato - e' la proiezione nel tempo di questo fenomeno, che annuncia una tendenza all'androginia''. (ANSA).
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2 commenti:
Per chiarezza vorrei aggiungere che non esiste alcuna relazione scientifica tra obesità e dimensioni dell'organo maschile.
Sebbene sia nota l'influenza dell'obesità sulla produzione di androgeni testicolari nell'adolescenza, questo non ha alcuna rilevanza misurabile sulla dimensione.
Lo studio del dr. Foresta si concentra infatti sulla tendenza complessiva (androginia) e non sull'obesità (che riguarda solo parzialmente i soli soggetti, pochissimi, con "micropene").
Vorrei insomma evitare un nuovo stigma per gli obesi, che non ne hanno bisogno ;)
Paolo
cicciones.blogspot.com
grazie per il tuo commento
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