(17 aprile 2010) - Domenica 18 aprile i Giardini Margherita diventeranno lacapitale del biologico in Emilia-Romagna. A partire dalle 10 infatti a piazzale Jacchia, nel cuore del parco pubblico cittadino, si daranno appuntamento produttori biologici e biodinamici provenienti da tutta la regione.L’appuntamento bolognese si svolgerà in contemporanea con altre 19 città italiane e rientra nella manifestazione “Le piazze del Bio” realizzata dal Ministero delle politiche agricole in collaborazione con le Regioni. Gli oltre 40 agricoltori biologici che si ritroveranno a Bologna porteranno il meglio della loro produzione: formaggi, vini, olio, ma anche salumi, frutta e verdura, marmellate, liquori, cosmetici.
"Una bella occasione - ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni presentando l’iniziativa - per trascorrere una giornata in compagnia del biologico e conoscere i suoi valori di salubrità, affidabilità e territorialità".
Da tempo i cittadini emiliano-romagnoli mostrano di apprezzare particolarmente il biologico. Lo ha sottolineato lo stesso Rabboni, ricordando che l’Emilia-Romagna secondo l’ultimo rapporto Bio Bank "nel 2009 è al primo posto della classifica nazionale delle regioni più biologiche, conquistando in particolarequattro record, quello delle mense biologiche, delle aziende a vendita diretta, dei siti di e-commerce e dei mercatini bio".
L’Emilia-Romagna è anche prima tra le regioni del nord Italia come numero di aziende agricole o di trasformazione biologiche e a rafforzare il peso del settore sta il fatto che si tratta di aziende mediamente più grandi delle aziende tradizionali con imprenditori più giovani, scolarizzati e professionalizzati, oltre al fatto che in Emilia-Romagna hanno sede alcuni dei più grandi gruppi del comparto anche a livello europeo .
"Un settore particolarmente dinamico - ha sottolineato Rabboni cui la Regione dedica una particolare attenzione".
La forza del biologico emiliano-romagnolo è confermata anche dai dati forniti da Paolo Carnemollapresidente di Prober, l’associazione emiliano-romagnola dei produttori biologici e biodinamici e di Federbio l’associazione nazionale: "se il comparto nazionale vale circa 3 miliardi di euro, di questi circa un terzo sono rappresentanti dal biologico emiliano-romagnolo”. Carnemolla ha ricordato anche l’andamento in controtendenza del settore che "anche nel 2009 ha visto crescere i consumi del 7%, con aumenti addirittura a due cifre nel centro-nord".
L'appuntamento di Bologna, il rappocontinua
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