Un esame del sangue potrebbe aiutare a predire il rischio di allergie nei neonati
Un semplice esame del sangue sarebbe capace di predire se un neonato è ad alto rischio di sviluppare allergie nel corso della vita. Lo hanno messo a punto i ricercatori dell’Università di Adelaide, in collaborazione con i colleghi dell’University of Western Australia e del Princess Margaret Hospital for Children.
Sotto la guida dell’immunologo Tony Ferrante, gli studiosi australiani hanno preso in esame una proteina chiamata kinase C zeta che nei neonati a rischio di allergie risulta essere più bassa.
"Studiare i livelli di questa proteina nel sangue dei neonati permette di rispondere alla domanda se il bambino risulterà maggiormente esposto al rischio di allergie in futuro oppure no", ha spiegato Ferrante, che ha chiarito che questo test sarebbe un indicatore del rischio/allergie molto più efficace di quelli attualmente utilizzati, come i precedenti familiari o l’esame degli anticorpi IgE.
I ricercatori australiani hanno anche scoperto che l’assunzione di integratori di olio di pesce durante la gravidanza può favorire un incremento del livello della proteina kinase C zeta e quindi proteggere dallo sviluppo delle allergie.
L’Australia è uno dei Paesi dove si registra la più alta incidenza di allergie in tutto il mondo: il 40% dei bambini risulta essere allergico.http://news.paginemediche.it/it/231/la-mela-del-giorno/allergologia-e-immunologia-clinica/detail_134118_un-esame-del-sangue-potrebbe-aiutare-a-predire-il-rischio-di-allergie-nei-neonati.aspx?c1=1
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