
Lettini solari pericolosi come il fumo di sigarette nell'aumentare il rischio di cancro. A lanciare l'allarme è Paolo Ascierto, direttore dell'oncologia dell'Istituto tumori Pascale di Napoli, dal 46esimo Congresso della Società americana di oncologia medica (Asco) a Chicago, commentando i risultati di un'innovativa terapia per il melanoma. E proprio la «scriteriata» esposizione ai raggi Uv è fra i primi imputati per il costante aumento dei casi di questo tumore della pelle. L'incidenza del melanoma - evidenziano gli esperti - è cresciuta a un ritmo superiore a qualsiasi altro tipo di tumore, ad eccezione delle neoplasie maligne del polmone nelle donne, con un aumento di 10 volte negli ultimi cinquant'anni, a un ritmo del +6% l'anno dagli anni '70. Non solo. «Sta diminuendo - afferma l'oncologo - l'età dell'insorgenza. Vediamo sempre più casi di malattia aggressiva nei giovani tra i 25 e i 35 anni fa, mentre fino a venti anni fa a esserne colpiti erano soprattutto adulti dai 50 ai 60 anni». Secondo Ascierto, «stiamo pagando la cattiva informazione degli anni precedenti, quando i bambini venivano esposti al sole senza un'adeguata protezione. E spesso si scottavano. Oggi c'è un'attenzione maggiore verso i più piccoli». Ma con troppa disinvoltura si ricorre a lampade, lettini e docce solari, alla ricerca della tintarella 'tutto l'annò. L'oncologo ricorda che «un recente studio dell'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (Iarc) ha evidenziato come l'esposizione ai raggi 'artificialì sotto i 30 anni aumenti il rischio di melanoma del 75%, tanto che i raggi Uv sono stati inseriti nella lista delle sostanze sicuramente cancerogene». Occhio, dunque, alla tintarella a tutti i costi. Di prevenzione e corretta informazione si occuperà la Fondazione melanoma, nata dall'unione delle forze di Regione Campania, Istituto Pascale e II Università di Napoli.http://www.leggo.it/articolo.php?id=65608
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