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mercoledì 9 giugno 2010
Rifarsi il seno usando il grasso addominale eliminando così le fastidiose protesi
(AGI) - Roma, 9 giu. - Rigetti, infezioni, obbligo di controlli periodici e di sostituzioni dopo un certo numero di anni. La protesi al seno risolve temporaneamente il problema delle pazienti che, ad esempio, hanno subito una mastectomia a causa di un tumore, ma la complicazione e' sempre in agguato. Con una nuova tecnica, invece, il seno si ricostruisce tramite il grasso prelevato dalla pancia, evitando cosi' ogni rischio di rigetto e di complicanze e risolvendo per sempre il problema. "E' una tecnica che gran parte delle donne non conosce - spiega il prof. Fabio Santanelli, primario di Chirurgia plastica al Sant'Andrea di Roma - perche' molte strutture non la applicano e scoraggiano le pazienti. Invece presenta notevoli vantaggi. La mammella ha un aspetto naturale, e avendo il grasso dell'addome, con tutti i vasi sanguigni asportati dalla pancia e innestati nelle ascelle, ingrassa e dimagrisce insieme al resto del corpo, evitando l'effetto di artificialita' delle protesi. Inoltre il trapianto e' risolutivo: una volta creata la nuova mammella, non c'e' piu' bisogno di intervenire per il resto della vita". La tecnica, denominata DIEP (Deep Inferior epigastric perforator) utilizza le tecniche messe a punto per il 'classico' intervento di addominoplastica estetica. Si asporta il grasso dell'addome, ma invece di buttarlo si utilizza preservandone la vascolarizzazione e si trasferisce sul torace. A quel punto si riscostruisce la forma della mammella e il capezzolo, "e una volta completato l'iter chirurgico - spiega l'esperto - con un intervento che varia dalle 3,5 alle 8 ore e un ricovero che va dai 5 ai 7 giorni, non ci sono piu' problemi, mentre la protesi e' una iattura che ti trascini tutta la vita". In piu', vantaggio non trascurabile, oltre a risolvere il problema del seno l'intervento riduce la pancia salvaguardando la tonicita' muscolare. Unico neo, la necessita' di avere del grasso nell'addome: "Non tutte le donne possono farlo - conferma Santanelli - ma solo chi ha un deposito di grasso proporzionato al volume della mammella da ricostruire". Lo stesso Santanelli e' il chirurgo che piu' di tutti in Italia esegue questo intervento, circa 60 l'anno, mentre in tutto nel nostro paese non si arriva a 100. "E' bene che le donne sappiano che esiste un'alternativa alla protesi - spiega il chirurgo - anche se spesso vengono scoraggiate perche' la tecnica e' costosa e molti colleghi non la sanno neanche fare". -
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