(AGI) - Ingelheim, 11 giu. - Il Tromboembolismo Venoso, che comprende la trombosi venosa profonda (TVP) e l'embolia polmonare (EP), e' un dei principali problemi sanitari in Europa, dove gli episodi tromboembolici venosi ogni anno sono circa 750.000 e di questi circa 300.000 hanno esito infausto.
In assenza di trombo profilassi, tre pazienti su cinque sviluppano trombosi venosa profonda a seguito di interventi ortopedici importanti, mentre un paziente su cinque, fra coloro che si sono sottoposti a chirurgia sostitutiva totale dell'anca, sviluppa trombosi venosa profonda nonostante la profilassi con anticoagulanti per 5-11 giorni. Sono pertanto necessari nuovi anticoagulanti per migliorare la cura dei pazienti e la prevenzione delle malattie tromboemboliche. I dati dello studio RE-NOVATE II presentati oggi in occasione del XV Congresso Annuale della European Hematology Association (EHA) dimostrano che dabigatran etexilato 220mg, assunto una volta al giorno, e' altrettanto efficace e sicuro di enoxaparina 40mg nel prevenire il tromboembolismo venoso a seguito di chirurgia sostitutiva totale dell'anca. I risultati dello studio mostrano, inoltre, che dabigatran etexilato riduce in maniera significativa l'incidenza di episodi di TEV maggiore e mortalita' correlata a TEV (endpoint combinato) rispetto a enoxaparina. Attualmente, la profilassi per la prevenzione di TEV a seguito di questi interventi chirurgici, prevede l'impiego di prodotti quali le eparine (come enoxaparina), che richiedono la somministrazione regolare del farmaco per via iniettiva. Questo puo' essere disagevole al di fuori dell'ambiente ospedaliero, nei casi in cui e' prevista una profilassi prolungata nel tempo per ridurre il numero di episodi di TEV. Gli anticoagulanti orali come dabigatran etexilato costituiscono pertanto un progresso che semplifica l'adesione terapeutica dei pazienti. -
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