
I bimbi sono, ogni anno, i più colpiti dall'influenza, che quest'inverno metterà a letto, secondo le stime degli esperti, tra i 2 e i 5 milioni di italiani. «Vaccini, antipiretici e antinfiammatori sono le 'armì di cui tradizionalmente disponiamo contro questo male di stagione, ma anche alcune semplici regole di condotta possono aiutarci a combattere nel migliore dei modi l'influenza». E proteggere soprattutto i più piccoli. Lo afferma Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), in una nota. «Sappiamo che quest'anno circoleranno tre virus: oltre all'ormai noto ex 'pandemicò H1N1, ce ne saranno due stagionali di origine australiana, tutti coperti dall'attuale vaccino. Manca però - prosegue Mele - un messaggio adeguato sull'opportunità della vaccinazione per proteggere anche i nostri bambini. Per ottenere un'efficace difesa contro l'influenza occorrerebbe infatti somministrare il vaccino a tutti i piccoli e non solo a quelli che soffrono di malattie croniche, a cui viene offerto gratuitamente». Vaccino, ma non solo. Il presidente della Fimp ricorda che «la terapia dell'influenza è sintomatica e, in particolare, prevede gli antipiretici. L'antibiotico si potrà rendere utile solo in una seconda fase, qualora cioè si verificassero delle complicazioni, ad esempio alla vie respiratorie del bambino». Ecco gli altri consigli: «Durante il periodo invernale - continua Mele - è meglio evitare di stare troppo a lungo in luoghi chiusi affollati e occorre arieggiare regolarmente i locali in cui si soggiorna. Anche un semplice gesto quotidiano come lavarsi spesso le mani può risultare efficace per prevenire l'influenza stagionale. Se il piccolo si ammala, è bene che resti a casa da scuola a riposarsi per recuperare le energie e segua una dieta adeguata, cioè leggera e con molti liquidi, che aiutano a riequilibrare la perdita degli stessi causata dall'alta temperatura data dalla febbre».
leggo.it
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