http://news.paginemediche.it/it/231/la-mela-del-giorno/farmacologia-medica/detail_151317_come-avere-accesso-a-maggiori-informazioni-sugli-effetti-dei-farmaci.aspx?c1=30
Come avere accesso a maggiori informazioni sugli effetti dei farmaci?
Capire meglio i farmaci , l’iter che ha portato un farmaco ad avere l’autorizzazione al commercio, quali sono stati i suoi effetti (positivi e collaterali) in fase disperimentazione clinica.
Spesso i pazienti si pongono queste domande prima di assumere un farmaco, e spesso a interrogarsi sono gli stessi medici che vorrebbero non limitarsi aprescrivere un farmaco solo dietro sollecitazione di un informatore scientifico.
Insomma i tempi sarebbero maturi per soddisfare l’esigenza di informazione e chiarezza in materia di farmaci da parte di pazienti e medici. Un’urgenza dimostrata anche dal fatto che un numero sempre crescente di persone e utenti della rete cerca proprio su Internet informazioni circa i farmaci, i loro effetti e gli studi clinici che li hanno testati.
Invece le risposte ai quesiti dei pazienti restano per lo più inevase, selezionate e ridotte all’interno di un bugiardino collocato nelle confezioni dei medicinali. Un foglio informativo che dice molto su posologia ed effetti collaterali, ma poco o nulla su tutto il resto.
Allora perché non colmare questa esigenza di informazione? A proporlo sono statiSteven Woloshin e Lisa Schwartz, ricercatori dell’Università di Dartmouth, negli Stati Uniti, che hanno ideato una 'Drugs Facts Box'.
Si tratta di una scheda, intuitiva ma ricca di informazioni, che contiene tutti i dati più interessanti emersi dalla ricerca su quel farmaco: quanto quella medicina sia efficace e quali siano stati gli effetti collaterali in fase di trial. Si tratta di informazioni 'sensibili' che le aziende farmaceutiche potrebbero essere restie a comunicare.
I ricercatori statunitensi, infatti, sottolineano che dagli studi condotti sui farmaci si può capire con maggiore chiarezza se un prodotto offre un beneficio davvero evidente nel curare una patologia oppure no. Proprio per “superare questo conflitto di interessi”, spiegano Schwartz e Woloshin, sarebbe utile che a scrivere i contenuti delle Drugs Facts Box non fossero le stesse case farmaceutiche ma agenzie esterne indipendenti o esperti nominati dai governi.Fonti
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