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lunedì 26 gennaio 2009

problemi intestinali,che fare?

Lavori in corso
Un intestino sano ed equilibrato è una condizione indispensabile per una migliore è la qualità della vita. Ecco come tenerlo pulito

Per funzionare bene, il nostro corpo ha bisogno di regolarità. Bisognerebbe cercare di andare a letto, svegliarsi e mangiare a orari più o meno fissi. In questo modo si dovrebbe riuscire a mantenere anche una regolare defecazione. Eppure a milioni di persone non succede così. Se si considera che in Italia la spesa per i lassativi supera i 20 milioni di euro, si capisce quanto sia grande l’impatto socio-economico del problema.
Essere stitici non significa necessariamente “non andare di corpo” ogni giorno, ma non avvertire lo stimolo spontaneo della defecazione o essere costretti a fare grandi sforzi per evacuare feci dure in modo incompleto.
I problemi intestinali non si “riducono” alla stipsi: c’è chi riesce ad andare in bagno più o meno regolarmente ma soffre di mal di pancia, flatulenza o di un terribile gonfiore; chi ancora, alterna spasmi a periodi di costipazione; chi, infine, presenta uno squilibrio della flora batterica che porta allo sviluppo di infezioni, gas e diarrea. Insomma, scombussolare l’intestino è veramente un attimo. E se gli escrementi permangono troppo al suo interno, l’organismo inizia ad assorbire anche le tossine e le sostanze in putrefazione.
Gran parte del danno deriva dall’alimentazione sregolata, che può mandare in tilt la funzione digestiva. C’è poi quel fenomeno che si chiama somatizzazione: le forti emozioni “si scaricano” sugli organi che sono al di fuori del nostro controllo cosciente. Uno di questi è proprio l’intestino, che si “iper-sensibilizza” e si contrae più del dovuto. A scatenare la sindrome può contribuire anche l’abbassamento delle difese immunitarie: i responsabili possono essere le terapie antibiotiche e i malanni di stagione, che permettono ai batteri “cattivi” di prendere il sopravvento su quelli “buoni”.
Per ritrovare il benessere intestinale i lassativi non sono la soluzione più efficace, anzi, nella maggior parte dei casi fanno più male che bene: il loro uso prolungato, infatti, può portare alla perdita di minerali importanti. Meglio i preparati naturali, capaci di regolarizzare l’evacuazione, incrementare la velocità del transito, ammorbidire le feci in maniera fisiologica e ristabilire il giusto assorbimento dei nutrienti. Per rimettere in sesto la flora batterica occorre invece integrare la dieta quotidiana con una buona dose di fermenti lattici, che riportano in equilibrio gli “ospiti” del nostro intestino e rendono il sistema immunitario più reattivo.
In tutti i casi valgono queste preziosissime regole generali. Innanzitutto è importante adottare un’alimentazione ricca di fibre, che si trovano in frutta, verdura, cereali, legumi e semi. L’ideale sarebbe introdurne 30-35 grammi al giorno, anche sotto forma di integratori dietetici. Occorre poi mangiare una quantità adeguata di cibo, perché questo possa stimolare la muscolatura intestinale. Guai a saltare i pasti e ricordarsi sempre di masticare bene e lentamente. E poi l’acqua, un vero toccasana: bisognerebbe berne almeno un litro e mezzo al giorno per mantenere le feci morbide e rendere l’evacuazione meno dolorosa. Altri consigli da seguire sono quelli di andare al gabinetto appena si sente lo stimolo e, se possibile, ogni giorno alla stessa ora. Infine muoversi, camminare, fare ginnastica: tutti esercizi che contribuiscono a mantenere un buon tono della muscolatura intestinale.

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