Alzheimer e diabete sono malattie legate a doppio filo. Secondo uno studio pubblicato su ‘Pnas’, infatti, sembra che questa forma di demenza sia collegata strettamente al diabete di tipo II. E trattando i malati di Alzheimer con l’insulina, si possono ottenere inattesi benefici neurologici: l’ormone, infatti, potrebbe proteggere le cellule cerebrali cruciali per la memoria. Lo studio, condotto da ricercatori della Northwestern University (Usa) e dell’Università di Rio de Janeiro (Brasile), ha indagato sull’effetto dell’insulina per alcune proteine - le Addl - che si accumulano nel cervello dei malati di Alzheimer e causano il danno all’origine della demenza. Gli scienziati hanno estratto alcuni neuroni dall’ippocampo (un’area del cervello fondamentale per la formazione dei ricordi) di alcuni pazienti e li hanno trattati con insulina e rosiglitazone, un farmaco dato ai diabetici di tipo II per aumentare l’effetto dell’ormone sulle cellule. Ebbene, si è visto che dopo le cellule erano meno sensibili al danno dovuto alle Addl. Questo suggerisce che l’insulina è capace di bloccare l’effetto dannoso di queste proteine. Insomma, l’Alzheimer sarebbe una sorta di diabete del cervello, una scoperta che secondo William Klein della Northwestern University, potrebbe “aprire nuove strade” al trattamento di questa demenza. Via | Adnkronos Salute
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