Colite: cause e cura
Pubblicato da Giuliano in In Evidenza, Malattie.
Venerdì, 6 Febbraio 2009.
Approfondiamo il concetto di colite, intendendo però nel termine la forma clinica che più precisamente va ascritta a quella sindrome che va sotto il nome di colon irritabile. Un’affezione che si riscontra in una larghissima fetta della popolazione, che trova maggior riscontro nel sesso femminile, che si palesa in tutte le fasi della vita, anche se gli adolescenti e persino i bambini molto spesso, lamentano periodi interessati dalla sindrome che va curata sempre, in quanto, a volte, può essere la spia di un disturbo organico che trae origine altrove, così come alla lunga può esacerbare eventuali altre patologie gastriche interferendo con la funzionalità di altri organi.
I sintomi della colite/colon irritabile
Dovendo ascrivere anche tale sindrome nel novero di quelle malattie psicosomatiche, ovvero di quelle patologie organiche che vengono influenzate anche dalla psiche e dal modo di rapportarsi col mondo esterno, citiamo i più comuni sintomi che un colon irritabile è capace di provocare in chi vi soffra, tenendo anche a precisare che tale sintomatologia può presentarsi in maniera continua o meno, singolarmente o accompagnata da più sintomi insieme, prima o dopo i pasti, prima o dopo la defecazione, in taluni momenti della giornata e meno in altri, in conseguenza di determinati periodi stagionali o meno.
Ne consegue che il medico nel porre la diagnosi si preoccuperà di effettuare un’accurata anamnesi del paziente quanto più dettagliata possibile.
Detto ciò, vediamo i sintomi maggiormente riscontrati; partendo dalla constatazione di come la stitichezza sia uno dei disturbi maggiormente riscontrati, spesso associata a diarrea, così come sovente lo stesso malato lamenti dolore in sede addominale e un senso di tensione in sede gastrointestinale, associato o meno al fastidio dato dall’aria nello stomaco e nell’intestino e nel constatare, sovente, che una normale evacuazione si accompagna alla sensazione che questa non sia stata completata, condizione spesso associata al dolore rettale; la dispepsia, la nausea fino al vomito, le eruttazioni, più o meno acide e l’alito cattivo possono completare il corollario dei sintomi lamentati.
Gli altri sintomi
Nei casi di colon irritabile rientrano anche quei pazienti che presentano una sintomatologia, apparentemente distante dalla patologia gastrica e che riferiscono continui mal di testa intervallati nella giornata da periodi di remissione e di esacerbazione improvvisa e nelle donne il tutto può anche essere aggravato dalla dismenorrea.
Diagnosi e cura
Si evince bene di come il medico prima di formulare una diagnosi definitiva di colite o colon irritabile oltre all’esame obiettivo del paziente cercherà di scandagliare al massimo la sua vita alla ricerca di quelle cause spesso di natura psicologica che possono essere alla base delle sofferenze del paziente. Una volta fatto ciò sarà compito del medico affidarsi ad esami strumentali ed ematochimici che escludano la presenza di altre patologie e determinino chiaramente lo stato degli organi oggetto d’esame.
Terapia
Si è dunque visto che il trattamento di una colite o colon irritabile dovrà considerare diverse fasi e momenti che prevedano,ai fini terapeutici, un approccio farmacologico, dietetico, fino a considerare d’aiuto la moderna psicoterapia quando necessaria.
Farmacologicamente parlando,le specialità più utilizzate per fronteggiare l’affezione sono rappresentate dai procinetici, particolari farmaci che favoriscono lo svuotamento gastrico modulando il transito intestinale, tali farmaci oltre a dare benefici nella cura dell’affezione limitano al minimo sintomi quali la nausea ed il vomito. Qualora la colite sia associata a forme dispeptiche il medico opererà allo stesso modo in cui opererebbe di fronte ad un disturbo digestivo, ne consegue che nel trattamento di un colon irritabile funzionano bene anche gli antiacidi e i gastroprotettori spesso associati ad ansiolitici di natura chimica, come le benzodiazepine che intervenendo anche sull’ansia riducono i sintomi più penosi dell’affezione, tali ansiolitici trovano impiego anche associati con i procinetici.
Da segnalare il ruolo fondamentale che avrà la dieta nel trattamento della colite, soprattutto quando questa si manifesti con stipsi continua e resistente ai comuni trattamenti farmacologici; tale dieta per poter funzionare deve prevedere un adeguato apporto idrico e soprattutto la restrizione, spesso assoluta, di alcuni alimenti che fanno parte dell’alimentazione del paziente.
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domenica 8 febbraio 2009
colite,cos'è?i sintomi,le cure
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