ad

sabato 21 febbraio 2009

i pidocchi,come evitarli

Ambiente & Salute: i famigerati pidocchi, come evitarli


“Dottore mi aiuti!! Il mio bambino ha pidocchi!!”. Le mamme che hanno dovuto correre ai ripari contro questo fastidioso e antipatico problema sono più di quel che si creda. Negli ultimi anni, infatti, sono aumentati i casi di pidocchi nella popolazione infantile. Non esistono precisi dati epidemiologici, in quanto dal 1992 non c’è più l’obbligo della notifica. Comunque, negli anni precedenti il 1992 si era osservato un lento ma costante aumento dell’incidenza. Sono soprattutto i bambini che vivono in comunità (nidi, asili e scuole) a essere colpiti per primi e dal bambino il pidocchio si può diffondere nelle famiglie. Ma esistono alcune soluzioni preventive per evitare che i nostri piccoli prendano i pidocchi a scuola. Anche questa volta Fancesco Clausi, consulente della ditta Puliter (www.lapuliter.it) di Imperia, ci aiuta a capirne di più.

“Innanzitutto c’è da dire che i pidocchi ci sono sempre stati - spiega Clausi -. Le uova (o lèndini) sono state trovate anche sulle teste dei Faraoni nell’antico Egitto. La Pediculosi è ubiquitaria, ovvero si trova in ogni luogo, e produce epidemie in tutte le parti del mondo. E’ indipendente dall’igiene personale e dalle condizioni sociali ed economiche. Pertanto i genitori non si devono vergognare se i propri figli hanno i pidocchi. Fondamentale è il costante controllo”.

“Il pidocchio dei capelli è un parassita che vive soltanto a contatto del cuoio capelluto – prosegue il consulente della Puliter - e si nutre del sangue dell’ospite. La temperatura del cuoio capelluto è ideale per il pidocchio: infatti al di fuori di esso, il parassita muore al massimo in due giorni, in genere meno di uno. Esso si sviluppa grazie alla sua massima riproducibilità: dopo 2 mesi, da un solo parassita e attraverso la deposizione delle uova, si arriva fino a 45 mila. La trasmissione avviene per contatto diretto con la testa di una persona infestata. Si ritiene possibile anche il contatto indiretto attraverso vestiti, sciarpe, cappelli, ecc. L’infestazione non è influenzata dalla lunghezza dei capelli e spesso provoca prurito. In breve i pidocchi vengono favoriti dalle condizioni ambientali (temperatura caldo–umida) e dalla grande riproducibilità. Il periodo dell’anno in cui questi piccoli insetti si sviluppano maggiormente è soprattutto quello autunnale, invernale e primaverile, ma quest’anno si sono verificati casi anche durante la stagione estiva”.

Ma cosa si può fare? “L’unico intervento è la collaborazione delle scuole – sottolinea Francesco Clausi - alle quali corre l’obbligo di sensibilizzare le famiglie nel segnalare il primo caso di pediculosi ad inizio anno scolastico. E’ importante ricordare che appena si scopre il primo caso, sia in famiglia che a scuola, tutti i conviventi devono essere controllati e trattati. Certamente sono tramontati i tempi delle rasature dei capelli a zero, che erano alquanto mortificanti".

"Gli oggetti, che hanno un ruolo meno importante nella trasmissione, devono essere trattati con alcuni accorgimenti: spazzole e pettini, vanno immersi nell’acqua calda (almeno 54°C), con eventualmente diluito il prodotto indicato per il trattamento; biancheria, cappelli e così via, vanno lavati in lavatrice a 60°C od a secco. E’ pure efficace chiuderli per qualche giorno in sacchi di plastica”.

Quali prodotti sono più efficaci? "In commercio esistono numerosi prodotti - piega ancora Clausi -. Quello di 1° scelta è la permetrina 1%, disponibile in forma di crema da applicare dopo lo shampoo e risciacquata dopo 10 minuti primi. E’ consigliata una seconda applicazione 7-10 giorni dopo la prima; un trattamento di 2° scelta è il malathion 0,5%, un insetticida organofosforico disponibile sotto forma di lozione da applicare sulla capigliatura asciutta per 10 minuti, seguita da un lavaggio con un normale shampoo. Uccide sia il parassita che l’uovo (non viene consigliato come 1° scelta perché ha un alto contenuto di alcool); le piretrine sono di origine vegetale e sono neurotossiche nei confronti del pidocchio. Sono controindicate negli allergici al crisantemo. Non sono attive sulle uova (o lèndini) e, in questo caso, sono stati osservati casi di resistenza del parassita. Ma nessuna delle 3 sostanze citate ha effetto preventivo!

L’unica prevenzione è agire contemporaneamente nel nucleo della comunità (Famiglia, Scuola). I capelli vanno pettinati con la 'vecchia' pettinessa (pettine con i denti molto vicini e fitti) che mette in evidenza il pidocchio e le uova e ne permette l’eliminazione meccanica. Il bambino può rientrare a scuola dopo il primo trattamento senza che sia necessario aver effettuato anche la rimozione della uova”.

“Di fondamentale importanza è il cosiddetto ‘diario del pidocchio’ – aggiunge il consulente della Puliter -, che è di 10 settimane e serve per gestire meglio l’epidemia, essendo uno strumento di controllo per i genitori. Dovrebbe essere distribuito a tutte le scuole con una circolare redatta su basi di indicazioni regionali. Se tutto ciò non è sufficiente per contenere l’epidemia, in collaborazione con i reparti pediatrici, gli organi competenti si devono attivare per incontrare i genitori e gli insegnanti e spiegare le tecniche di autocontrollo. La nostra preoccupazione è il non abuso di sostanze chimiche perché possono scatenare reazioni allergiche del cuoio capelluto; anche il non fare trattamenti preventivi.

“Concludo avvertendo che è assolutamente prioritario provvedere alla disinfestazione mirata dentro le scuole che attualmente non viene effettuata”.

Due simpatiche curiosità relative alla storia dei pidocchi: nel Medioevo si pregava San Giona, quale protettore di chi portava i pidocchi ed il pidocchio è il n° 87. Perché, nel caso ci si dovesse imbattere nei famigerati insetti, non tentare la fortuna giocando con la smorfia napoletana??



Per saperne di più sull'argomento ci si può rivolgere direttamente alla ditta ‘La Puliter’ di Imperia: www.lapuliter.it - e-mail: info@lapuliter.it - La Puliter, via Argine Sinistro 164 – tel. 0184.76.72.84 – fax 0184.76.72.87.


http://www.sanremonews.it/it/internal.php?news_code=35828

Nessun commento:


Il presente Blog è aggiornato senza alcuna periodicità e non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della legge n.62 del 07.03.2001. Qualora immagini, video o testi violassero eventuali diritti d'autore siete pregati di segnalarlo e verranno rimosse.
Avviso sulla privacy: Per pubblicare gli annunci sul nostro sito web utilizziamo aziende pubblicitarie indipendenti. Queste aziende possono utilizzare questi dati (che non includono il tuo nome, indirizzo, indirizzo email o numero di telefono) sulle tue visite a questo e altri siti web per creare annunci pubblicitari su prodotti e servizi che potrebbero interessarti. Se desideri ulteriori informazioni a questo proposito e per conoscere le opzioni disponibili per impedire l'utilizzo di tali dati da parte di queste aziende, fai clic qui.