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martedì 17 febbraio 2009

prevenzione :per il cuore mangiamo la cipolla

Cipolla in tavola ? Il cuore ringrazia
Un consumo abituale dell'ortaggio riduce del 20 per cento il rischio di infarto
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Non solo l'aglio, ma anche la cipolla fa bene al cuore
MILANO - Il cuore ringrazia se a tavola non manca la cipolla. Uno studio italiano, pubblicato sull’European Journal of Nutrition, segnala infatti che chi assume una o più porzioni di cipolla alla settimana ha un rischio di infarto inferiore di circa il 20 per cento rispetto a chi non ne consuma mai.

EFFETTI BENEFICI – Nello studio italiano sono state coinvolte 760 persone reduci da un attacco cardiaco e 682 soggetti che hanno costituito il gruppo di controllo. Andando ad analizzare le abitudini alimentari dei partecipanti, con particolare attenzione al consumo di aglio e cipolla, i ricercatori hanno subito notato gli effetti protettivi della cipolla sul cuore: basterebbe consumarne almeno una porzione a settimana, equivalente a 80 grammi o a una cipolla di medie dimensioni. Il consumo regolare di aglio ha, invece, favorito una riduzione di circa il 10 per cento del rischio di infarto, dato che però non è apparso significativo dal punto di vista statistico. «E’ probabile che l’effetto benefico della cipolla sull’infarto sia legato a un’azione antitrombotica – ipotizza il coordinatore dello studio Carlo La Vecchia, ricercatore dell’Università di Milano e direttore del Dipartimento di epidemiologia dell’Istituto Mario Negri di Milano -. Verosimilmente anche l’aglio agisce in modo analogo, come hanno suggerito in passato diversi studi condotti in Cina, dove è molto elevato il suo consumo. Noi non abbiamo evidenziato particolari benefici probabilmente per via delle piccole quantità di aglio utilizzate nella routine nella nostra alimentazione».

CIBI ANTI-INFARTO – Ma accanto alla cipolla e probabilmente all’aglio, quali altri cibi possono aiutarci a proteggere il cuore? «Ci sono numerosi dati a favore di un effetto protettivo del pesce, probabilmente per l’azione benefica dei grassi omega-3 di cui è ricco. Gli omega-3 migliorerebbero l’assetto lipidico e contemporaneamente avrebbero un effetto anti-aritmico – riferisce il professor La Vecchia -. Ma anche una dieta ricca di frutta e verdura si è rivelata protettiva nei confronti delle malattie cardiovascolari come del resto l’olio di oliva, il condimento da preferire». Antonella Sparvoli

Antonella Sparvoli
16 febbraio 2009

Il canale nutrizione di Corriere.it

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