Cellulite: che tipo sei?
Cosa saresti disposta a fare per liberarti della cellulite? Col test di Kataweb Salute puoi capire cosa e come fare
Agnese Ferrara
Si moltiplicano le cure e le strategie. Ma prima di sottoporsi a massaggi e cure o mettersi a dieta in previsione dell’estate imminente, siete davvero sicure che il vostro problema sia dovuto alla cellulite?
In base a dove si accumula il grasso, a come si presentano pelle ed ossatura ed allo stato della circolazione venosa e linfatica degli arti inferiori, è possibile identificare con esattezza il tipo di problema.
Una visita medica specialistica leva ogni dubbio perché si basa su indagini strumentali che identificano con precisione la patologia, ma con l'aiuto degli esperti abbiamo elencato le morfologie femminili più comuni, complete di segnali d'allarme e sintomi tipici che accompagnano la cellulite, per riconoscere con esattezza il tipo e la gravità dell'inestetismo e cominciare fin da ora a seguire i trattamenti correttivi più efficaci.
E se intanto vuoi farti un’idea, puoi provare ad eseguire questo test guidato e elaborato con l’aiuto di esperti italiani riconosciuti. Come Carlo Alberto Bartoletti, presidente della società italiana di medicina estetica, Pier Antonio Bacci, docente di chirurgia estetica all’università di Siena, Marco Gasparotti, docente di chirurgia estetica all’università di Roma Tor Vergata.
Osservandoti allo specchio puoi eseguire l’AUTO-TEST e identificarti in uno dei sette "morfotipi", elencati di seguito, e seguire le cure che riportiamo al termine di ogni tipologia.
E' chiaro che è necessario comunque modificare anche alcune abitudini che, alla lunga, facilitano la formazione o il peggioramento della cellulite, come la sedentarietà e l'alimentazione scorretta.
ECCO L’AUTO TEST:
1 - Mettetevi in piedi, a piedi uniti, davanti allo specchio in una stanza bene illuminata.
2 - Osservate la corporatura generale del vostro corpo, in particolare modo: le spalle, il seno, il torace, la vita, i fianchi, le cosce, le gambe, le ginocchia fino alle caviglie.
3 - Ora disegnate mentalmente il profilo del vostro corpo appena osservato: in particolare considerate la larghezza e le proporzioni delle spalle, della vita e dell’addome, delle cosce, delle ginocchia e delle caviglie.
4 - Sulla base delle osservazioni appena fatte scegliete la figura che assomiglia di più alla vostra, anche in base alle spiegazioni riportate per ogni figura.
LE TIPOLOGIE
FIGURA 1 (NORMOPESO): di peso e costituzione nella norma, senza chili di troppo, ma ti sembra di aver perso parte della tonicità muscolare e della pelle, o noti la cellulite sulle gambe.
FIGURA 2 (ANDROIDE): belle le gambe, che si mantengono magre. Più magre soprattutto rispetto all’addome, al torace ed alla schiena che risultano più cicciottelli.
FIGURA 3 (GINOIDE) hai il bacino più largo delle spalle, magari con accumulo di grasso dalla vita in giù e torace, braccia e spalle anche molto magre.
FIGURA 4 (GAMBE GROSSE O A COLONNA) oltre alla cellulite il vero problema è la forma delle gambe: a colonna, quindi grosse anche alle ginocchia ed alle caviglie. Spesso e soprattutto alla sera si ha la sensazione di grande stanchezza agli arti inferiori.
FIGURA 5 (FALSA CELLULITE) la corporatura è normale, ma l’interno coscia ed i glutei vi sembrano svuotati ed il bacino privo di tonicità. All'osservazione i glutei vi appaiono più bassi e la pelle tende a fare delle pieghette.
FIGURA 6 (ADIPOSITA’ LOCALIZZATA) l’accumulo di ciccia è così evidente alle cosce ed ai fianchi da formare dei rilievi all’infuori e deformare il profilo della intera silhouette che, per il resto, non si è particolarmente modificato.
FIGURA 7 (SOVRAPPESO) i chili in più sono distribuiti su tutto il corpo. La figura allo specchio ti sembra globalmente più paffuta. Il problema non è la cellulite, ma il sovrappeso.
IL TIPO NORMOPESO
La “cellulite” è femmina. Ovvero qualche rotondità ed un aspetto più soffice nei punti più femminili del corpo delle donne è normale. Sono gli ormoni estrogeni, i femminili per eccellenza, a facilitare la ritenzione idrica dei tessuti. E’ quindi importante non confondere tale aspetto con la cellulite e stare tranquille.
Se i segni, avvallamenti e rigonfiamenti sulle cosce e sui glutei sono invece accentuati è bene sapere che la cellulite può comparire anche su corporature longilinee ed in assenza di grasso superfluo. La cellulite si forma anche in giovane età e non è raro vedere adolescenti colpite già da cellulite nei punti critici. Ci sono semplici regole per eliminarla. Scegli quella più idonea alla tua pelle leggendo qui.
Al tatto la tua pelle è comunque liscia ed omogenea?
La vera cellulite non c’è. Il tono muscolare è comunque discreto, sostiene bene lo strato cutaneo e i tessuti sono comunque giovani. Devi pensare soprattutto alla prevenzione più che a sottoporti a cure e terapie mediche che potrebbero anche risultare peggiorative.
Ecco le regole principali da seguire:
La cellulite si previene seguendo alcune regole igieniche di vita: alimentazione sana e equilibrata, insieme al movimento, svolgendo cioè un’attività fisica regolare. Scegli quella che ti interessa di più e eseguila con costanza: gli esperti assicurano che per la tua corporatura bastano tre mesi di sport per levare ogni segno dalla pelle. Ma non uno sport qualsiasi. L’attività deve durare almeno 40-50 minuti consecutivi ogni volta e va eseguita per tre giorni alla settimana. Da scartare gli sport di potenza ed il body building.
La pelle è liscia ma al tatto si sente dolore e la pelle diviene granulosa, ti sembra irregolare e simile alla buccia di un’arancia?
La cellulite è alle primissime fasi. Ha cominciato ad interessare il tessuto cutaneo e connettivo, con lieve compromissione della microcircolazione dei capillari. Ricorda che la cellulite può comparire anche in assenza di grasso e permanere anche dopo il dimagrimento.
Se nel tuo caso è comparsa questo inverno ed è dunque appena formata, l’aspetto si può migliorare visibilmente anche sotto l’aspetto estetico, se invece è comparsa da un paio di anni ed è già divenuta dura e fibrosa, i risultati estetici sono più difficili da raggiungere con i trattamenti. Ma assicurati se le cure sono seguite con impegno fin da subito. Per l’estate sarai di nuovo in splendida forma.
Ecco cosa fare:
Non è necessario seguire alcuna dieta, ma è bene scegliere alimenti sani e non troppo calorici. Rinunciare quindi a cibi e condimenti grassi, alcol, salumi e sale. Limitare il consumo di dolci e preferire cibi integrali, dal riso alla pasta. Consumare almeno due piatti di verdure di stagione al giorno, per favorire la corretta funzione intestinale. Bere almeno due litri di acqua ogni dì.
Il fumo peggiora lo stato della pelle e diminuisce il calibro dei capillari sanguigni che portano il nutrimento alle cellule dei tessuti a rischio cellulite. E’ bene dunque smettere di fumare.
Se ancora non hai cominciato, scegli un’attività sportiva (vai in palestra o svolgila all’aria aperta) da praticare a giorni alterni. Nuoto, ginnastica in acqua, corsa, bicicletta, cyclette, spinning, fra le attività scogli cellulite per eccellenza. Da fare per almeno 40 minuti consecutivi. All’estetista chiedi un buon massaggio di linfodrenaggio manuale che va eseguito su tutto il corpo per dare i benefici sperati. A livello locale applica creme cosmetiche contenenti fitoestrogeni naturali, come il fucus, la centella asiatica e sostanze rubefacenti. Infine correggi alcuni atteggiamenti: non rimanere a lungo seduta e almeno ogni mezz’ora passeggia anche solo per recarti al gabinetto. Non accavallare le gambe mentre sei seduta a studiare o al lavoro. Se possibile scegli una poltrona soffice e con la seduta che ti permetta di mantenere le gambe piegate ad angolo retto, quindi né troppo stese né piegate eccessivamente.
Più che la cellulite vedi che la pelle di cosce, addome e glutei ha perso compattezza, ti sembra più rilassata. E’ la silhouette generale che ti sembra compromessa, stanca?
Sei magra o comunque con un peso nella norma, ma la pelle e i tessuti ti sembrano più rilassati di prima, quindi osservandoti allo specchio hai la sensazione di avere la cellulite, noti la pancetta, i glutei hanno perso tonicità.
Più che la cellulite probabilmente si tratta di un problema di postura viziata, principalmente, o di cattivo appoggio plantare. Sono molto comuni i difetti dei piedi. di conseguenza la posizione delle gambe e della spina dorsale possono essere errate. Spesso la posizione “viziata” della schiena facilita lo spostamento in avanti del bacino rispetto alle spalle tanto da modificare la silhouette globale: pancetta e sedere piatto sono i sintomi della iperlordosi lombare, con retroversione o antipulsione del bacino. Prova a stare dritta con le spalle, allarga il torace, addome indentro, sedere in fuori, ovvero postura eretta e osservati nuovamente allo specchio.
I problemi di postura facilitano non solo un atteggiamento errato della spina dorsale ma anche i disturbi venosi degli arti inferiori con alterazione della circolazione venosa e predisposizione alla malattia varicosa.
Ecco cosa fare:
Sottoponiti ad una visita ortopedica, ad un esame completo della spina dorsale e dei piedi, in statica e in dinamica, oltre a una visita flebologica. Se lo specialista riscontra un atteggiamento posturale viziato segui le sue indicazioni per correggerlo. Fra le cure: terapie mediche, ma soprattutto fisioterapia e ginnastica correttiva.
Una volta risolti i problemi alla schiena o ai piedi, lo sport in generale può aiutare notevolmente a mantenere l’esatta postura e fortificare la muscolatura nel tempo. Scegli un’attività sportiva, vai ad esempio in palestra a giorni alterni.
Per tonificare i tessuti rilassati devi prediligere lo sport di tonificazione: ginnastica a corpo libero e l’uso di pesi (da mezzo chilo a due o tre chili). Comincia con calma e senza strafare per il primo mese e poi intensifica lentamente. Fra i corsi più conosciuti in palestra sono da preferire: GAG (glutei, addominali e gambe), body tone, body pump e tutti quelli che prevedono l’uso di pesi leggeri alle caviglie ed ai polsi.
IL TIPO ANDROIDE
Sei un morfotipo “androide”, con le gambe sottili ma con le odiate “maniglie di Venere” che si formano con molta facilità. Una struttura ossea tipicamente maschile, possiedi le spalle più larghe dei fianchi o comunque i glutei, le cosce e le gambe sono più magri rispetto al resto del corpo. L'accumulo di grasso si concentra soprattutto al punto vita ed ai fianchi, oppure sul torace, sulla regione cervicale inferiore, cioè sulla schiena, dove può perfino provocare una gobbetta e sui tricipiti. Questa particolare distribuzione del tessuto adiposo salva le gambe dalla cellulite, perché generalmente rimangono abbastanza magre. Il morfotipo androide è frequente soprattutto nelle donne in menopausa ma è anche una predisposizione ereditaria e costituzionale. Il grasso accumulato all’addome risulta essere il più pericoloso per la salute e va eliminato.
Ecco cosa fare:
In questo caso il grasso da smaltire non è sulle gambe né sui glutei, ma è circoscritto in una zona ostile al dimagrimento: l'addome. Oltre ad una dieta specifica prescritta da uno specialista, è necessario combattere la sedentarietà e dedicarsi al movimento. L’attività fisica consigliata ai soggetti di tipo “androide” è prevalentemente cardiovascolare a scopo dimagrante. Vanno bene la ginnastica, le differenti forme di danza, la corsa, ma anche insistere con gli esercizi per fortificare soprattutto i muscoli dell'addome e della schiena, effettuati a corpo libero o con i macchinari adatti, presenti in tutte le palestre. Se il sedere è piatto vanno eseguiti esercizi di ginnastica a corpo libero o potenziati con carichi (da mezzo chilo a due chili).
IL TIPO GINOIDE
E' la morfologia più comune nel nostro Paese, tipica della silhouette mediterranea. E' caratterizzata da un aumento del volume del bacino, ovvero fianchi larghi e spalle più strette, con una struttura ossea tipicamente femminile.
L'accumulo di adipe sui fianchi è un evento inizialmente sano, accentuabile anche dalla ritenzione idrica. La comparsa della cellulite, nella morfologia ginoide, è un evento naturale e lo stato iniziale è anche detto "culotte de cheval", perché il grasso si concentra nella parte inferiore del corpo.
L'adiposità è localizzata e si accumula in alcuni punti strategici, soprattutto sulle cosce, arrotondando ed ammorbidendo le linee del corpo. Quando l'aspetto dei tessuti è complessivamente omogeneo e la pelle appare di colorito normale vuol dire che la situazione è ancora fisiologica. In fase avanzata invece il tessuto presenta dei micronoduli riconoscibili al tatto. Alla palpazione profonda è generalmente assente il dolore.
Ecco cosa fare:
Non sono necessarie terapie mediche particolari ma è invece indispensabile fare del movimento, che per i soggetti di tipo “ginoide” si basa su un’attività di tipo cardiovascolare e di condizionamento muscolare. Tale costituzione infatti è particolarmente resistente al dimagrimento.
Per migliorare la tonicità dei muscoli addominali, delle cosce e dei glutei va svolta un'attività fisica costante e regolare. La corsa è indicata per assottigliare e sgonfiare gli arti inferiori, ma deve essere abbinata a specifici esercizi di ginnastica per irrobustire soprattutto le masse muscolari deficitarie delle braccia, del torace e della schiena, così da ristabilire un equilibrio nelle forme. Il body building per la parte superiore del corpo a tale proposito è molto indicato, così come l'elettrostimolazione. E' utile anche applicare creme cosmetiche "anticellulite", effettuando un massaggio prolungato per facilitarne l'assorbimento.
Dal medico ci si può sottoporre ad alcune terapie sciogli grasso nei punti strategici. La mesoterapia facilita la veicolazione nei tessuti sottocutanei delle sostanze farmacologiche, scelte dal medico in base al tipo e alla quantità di grasso da eliminare. I massaggi di drenaggio linfatico anche facilitano il dimagrimento. Ma vanno eseguiti da personale preparato ed esperto: un massaggio male eseguito facilita la formazione delle teleangectasie (scoppio dei capillari in superficie) e può perfino peggiorare lo stato.
IL TIPO GAMBE A COLONNA
La morfologia di tipo "gambe a colonna" presenta una struttura ossea spessa nella regione del ginocchio e della caviglia e, nel tempo, si assiste ad un lieve aumento della circonferenza delle gambe, dovuto a problemi circolatori ed alla tendenza di accumulare il grasso lungo gli arti inferiori.
Tale morfologia è soprattutto ereditaria e spesso associata alla presenza di varici. Per i problemi circolatori spesso presenti è frequente la sensazione di pesantezza alla gambe, soprattutto a fine giornata.
Il problema estetico può essere limitato all'adiposità circoscritta a livello delle cosce e nella regione interna del ginocchio, anche se è poco frequente. Per il morfotipo "gambe a colonna" la situazione più comune è la "pannicolopatia edematofibrosclerotica", vera e propria cellulite.
Nel tempo la cute si assottiglia e compaiono striature bianco-giallastre. Il tessuto adiposo degenera e si presenta sclerotico, ispessito in alcuni punti, duro e forma i tipici "noduli" di cellulite, facilmente riconoscibili ad occhio e al tatto come placche rigide. Al pizzicottamento delle zone interessate compare abbastanza dolore e, quando la situazione peggiora ancora, il dolore si percepisce anche solo sfiorando con i polpastrelli la pelle.
Per i casi più gravi il quadro è completato da edemi lungo gli arti e teleangectasie, cioè capillari sanguigni che affiorano in superficie.
Ecco cosa fare:
Le terapie mediche sono necessarie e si differenziano in base all'estensione ed alla gravità della cellulite.
L'adiposità localizzata può essere trattata sottoponendosi ad interventi lipolitici, con la somministrazione di farmaci per via mesoterapica. Anche la liposuzione, intervento di competenza di un chirurgo plastico, è indicata per questo morfotipo, soprattutto se l'adiposità è accentuata e circoscritta in alcuni punti. L'ausilio di creme cosmetiche anticellulite migliora esclusivamente lo stato della pelle, ma non diminuisce il grasso sottocutaneo.
La pannicolopatia edematofibrosclerotica richiede sempre l'intervento di un medico competente per indagare sui fattori predisponenti ed aggravanti, come l'insufficienza circolatoria e linfatica, prima di prendere qualsiasi provvedimento anticellulite. Infatti in questo caso, oltre alle terapie indicate per il trattamento dell'adiposità localizzata, è bene abbinare farmaci vasoattivi ed antiedemigeni, sempre per via mesoterapica.
Per diminuire la sensazione di pesantezza e favorire il ritorno sanguigno e linfatico lungo gli arti, difficoltoso per le gambe a colonna, il movimento è indispensabile. Attività come la bicicletta, la corsa ed il nuoto sono le più indicate. Anche i massaggi, come il drenaggio linfatico manuale o la pressoterapia danno ottimi risultati.
LA FALSA CELLULITE
Attenzione alla "falsa cellulite" perché può far deviare le cure, sbagliare le strategie di prevenzione e spendere inutilmente del danaro. L’aspetto di pelle a buccia d’arancia in questo caso infatti non è dovuto all’accumulo di adipe nei punti critici o all’ispessimento dei tessuti, ma al contrario allo scivolamento distrettuale del tessuto connettivo sottocutaneo di alcune zone in particolare, come i glutei, la regione interna delle cosce o mediale delle braccia. All'osservazione i glutei appaiono più bassi e la pelle tende a fare delle pieghette.
La lassità dei tessuti si presenta in genere dopo i 40 anni di età e può essere anche la conseguenza di dimagrimenti rapidi. La mancanza di tono muscolare può dipendere dalla sedentarietà o da vizi posturali ed infine anche da trattamenti medici e fisioterapici errati.
Ecco cosa fare:
Le cure mediche (anticellulite o no) non servono, mentre molto si può fare eliminando la sedentarietà e correggendo una cattiva postura. Quindi via libera alla costruzione muscolare con il body building e con esercizi specifici per la tonificazione dei muscoli di glutei e cosce. Anche l'elettrostimolazione migliora lo stato. Infine un lieve aumento di peso regala maggiore tono e riempie nuovamente le forme. Non abbiate paura di aumentare di qualche chilo: ne guadagnerete in tonicità muscolare, pelle più soda e bellezza generale.
ADIPOSITA' LOCALIZZATA
La silhouette è a violino, che dalla costituzione naturale e tipica delle donne mediterranee è però passata ad uno stato di accumulo eccessivo dell’adipe sui fianchi, addome, glutei e cosce. Alla cellulite, con formazione di micro e macronoduli e pelle dall’aspetto di “buccia d’arancia”, si associa anche una microangiopatia del tessuto connettivo sottocutaneo ad evoluzione sclerotica. Tale costituzione è senza dubbio ereditaria e legata a cause concomitanti come quelle di tipo endocrino, ambientale, posturale ma il peggioramento è dovuto soprattutto al sovrappeso, trascurato da tempo.
Ecco cosa fare:
gli interventi di medicina estetica non bastano. L’intervento risolutivo per l’adiposità localizzata è la liposuzione chirurgica, che analizziamo negli approfondimenti qui a fianco.
Altrimenti è bene rivolgersi ad un medico per le terapie più idonee: principalmente dieta mirata, movimento e trattamenti locali. Fra le cure mediche: quelle lipolitiche, con la somministrazione di farmaci per via mesoterapica. Per ristabilire un equilibrio nelle forme è bene eseguire specifici esercizi di ginnastica per irrobustire soprattutto le masse muscolari delle braccia, del torace e della schiena.
SOVRAPPESO
L’accumulo del grasso in eccesso deforma la silhouette globale. Sono inutili le cure anticellulite. E’ bene invece pensare alla propria salute e rivolgersi ad un bravo dietologo per una cura alimentare su misura.
Lo sport va però abbinato alla dieta. Per sciogliere i grassi e mantenersi in forma vanno scelte le attività di tipo “aerobico”. Che comprende gli sport che alzano la frequenza cardiaca e respiratoria per un periodo di tempo prolungato. Per buttare giù i chili superflui occorre fare attivare la frequenza cardiaca intorno al 60-70 per cento della massima frequenza cardiaca. Ed è ciò che fa l’allenamento aerobico. Che oltre a bruciare più grasso contribuisce a prevenire l’ingrassamento perché accelera il metabolismo.
http://www.kwsalute.kataweb.it/SpecHP/0,1066,77,00.html
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