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sabato 6 giugno 2009

Esposizione al sole: proteggersi sin da piccoli

Ieri - 17.20


Sin da piccoli è necessario proteggersi dall’eccessiva e prolungata esposizione al sole per evitare, nell’immediato, le scottature e, come conseguenza tardiva, l’invecchiamento precoce della pelle e una maggior probabilità di insorgenza dei tumori cutanei. I principali tumori maligni che colpiscono la pelle sono i carcinomi, che derivano dai cheratinociti e il melanoma a derivazione dei melanociti. I cheratinociti sono le cellule che costituiscono lo strato corneo che ci protegge dagli agenti esterni mentre i melanociti sono i responsabili dell’abbronzatura e costituiscono inoltre i cosiddetti nei o nevi. È stato dimostrato che i carcinomi, sia basocellulari che spinocellulari, siano provocati dalle esposizioni solari eccessive e prolungate, mentre l’insorgenza del melanoma è facilitato da esposizioni solari forti e improvvise con scottature.

Nell’ambito della prevenzione dei tumori della pelle, l'Ausl di Ravenna promuove il progetto “Mamma, papà, attenti che mi scotto”. Il progetto, che prosegue da un decennio, ha comportato la produzione e la distribuzione di materiale informativo per la popolazione generale e soprattutto la possibilità di accesso degli specialisti Dermatologi dell’Ausl di Ravenna nelle scuole elementari e medie nell’ambito dei programmi di educazione alla salute e in seguito a richiesta del personale docente. Il tema degli incontri, il modo corretto di esporsi al sole evitando le bruciature, viene poi ripreso e sviluppato dagli insegnanti durante l’anno scolastico nel loro programma di studio. Con questo progetto si vuole informare sia i bambini, più recettivi degli adulti a messaggi di educazione alla salute, sia, tramite loro, stimolare anche i loro familiari ad una maggior attenzione". Molti sono i fattori che influiscono per una maggior predisposizione ai tumori della pelle, in particolare il fototipo, cioè la nostra carnagione. Sono soprattutto i soggetti con fototipo 1, 2 e 3, cioè con pelle chiara, occhi verdi o azzurri e capelli biondi o rossi, che sono più a rischio e quindi che necessitano maggiormente di controlli preventivi, soprattutto se sono anche portatori di nevi atipici o numerosi o con familiarità per tumori cutanei. In questo caso la visita dermatologica deve essere almeno annuale. Sarà poi il dermatologo a stabilire se sono necessari ulteriori indagini o trattamenti. Un controllo annuale o ancor più ravvicinato è poi necessario per le persone che hanno già asportato un tumore cutaneo o sono portatrici di cheratosi attiniche, che sono lesioni cutanee pretumorali spesso in sedi fotoesposte. Per una diagnosi precoce è ancor più importante l’abitudine all’autocontrollo della propria pelle, con ricorso al medico in caso si noti la crescita di una nuova lesione o il cambiamento di una neoformazione preesistente. Fonte: Ausl di Ravenna

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