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mercoledì 22 luglio 2009

forame ovale pervio:è meglio chiuderlo?

Chiusura del forame ovale pervio: rischi maggiori dei benefici
Un intervento di chiusura del forame ovale pervio identificato accidentalmente in pazienti sottoposti a chirurgia cardiotoracica potrebbe comportare un aumento del rischio di ictus. Ad affermarlo è una ricerca pubblicata sulla rivista Journal of the American Medical Association. Continua a leggere questa notizia

Il forame ovale pervio è un difetto che interessa circa un quarto degli individui alla nascita e il suo intervento di chiusura è da tempo al centro di un forte dibattito in ambito medico anche a causa delle limitate evidenze scientifiche relative ai benefici e ai rischi legati alla chirurgia, sostiene l’autore principale della ricerca Richard Krasuski della Cleveland Clinic statunitense. Per fornire una valida risposta alla questione, Krasuski e i colleghi hanno preso in esame un campione di 13.092 pazienti sottoposti a intervento di cardiochirurgia e senza una precedente diagnosi di forame ovale pervio. L’ecocardiografia transesofagea perioperatoria ha rivelato la presenza di forame ovale pervio nel 17% dei pazienti e il 28% di essi è stato sottoposto a un intervento di riparazione chirurgica, affermano gli autori. Analizzando gli esiti clinici a lungo termine, i ricercatori hanno verificato che i pazienti sottoposti a intervento di chiusura del forame ovale pervio andavano incontro a un’incidenza di ictus ischemici 2,7 volte superiore rispetto ai pazienti non sottoposti a intervento (2,8% vs 1,2%). Il tasso di sopravvivenza a dieci anni dei due gruppi di pazienti sembrava essere simile, affermano i ricercatori, e ulteriori studi sono necessari ad avvalorare questa ipotesi. “Tuttavia i nostri risultati mostrano che nel caso di pazienti che non hanno sofferto di eventi neurologici in passato, i chirurghi dovrebbero riflettere due volte sulla possibilità di effettuare un intervento di chiusura del forame ovale pervio a causa del potenziale rischio di eventi avversi a lungo termine”, conclude Richard Krasuski.


Fonte: Krasuski RA et al. Prevalence and repair of intraoperatively diagnosed patent foramen ovale and association with perioperative outcomes and long-term survival. JAMA 2009; 302:290-97.

stefano massarelliKrasuski RA et al. Prevalence and repair of intraoperatively diagnosed patent foramen ovale and association with perioperative outcomes and long-term survival. JAMA 2009; 302:290-97.

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