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sabato 1 agosto 2009
Michael Jackson,ad un mese dalla sua morte traiamo qualche conclusione
PaginemedicheNewsLa mela del giornoCirca un mese fa moriva Michael Jackson...Home News
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È passato poco più di un mese dalla morte che ha sconvolto il mondo del music-business: il 26 giugno 2009 nessuno è rimasto impassibile di fronte alla notizia della scomparsa di Michael Jackson, una delle star più famose e discusse del panorama musicale degli ultimi anni.
In quest’ultimo mese si è indagato sulle reali cause che hanno provocato il decesso. Inizialmente la causa della morte è sembrata essere un arresto cardiaco. Alcuni hanno sottolineato che le continue operazioni a cui si è sottoposto Jackson nel corso degli anni abbiano giocato un ruolo rilevante nel danneggiare irrimediabilmente la sua salute, mentre altri hanno considerato lo stile di vita sregolato del re del pop la causa principale della sua morte.
Innumerevoli sono le ipotesi fatte dai media sulla morte del ‘King of pop’: tra le più accreditate quella di un’iniezione di Demerol di troppo.
Il Demerol è uno dei più potenti antidolorifici presenti sul mercato ed il suo abuso può causare arresti cardiaci e respiratori; ed è proprio per questo, secondo gli esperti, che sarebbe morto il cantante.
Ma chi dice la verità?
Di certo c’è che il corpo di Michael Jackson a poche ore dalla sua morte era ridotto davvero male: oltre ai fori intorno al cuore per praticare il massaggio cardiaco sono state rilevate sul corpo numerose cicatrici e contusioni; a questo si aggiungono i vari segni di punture degli analgesici che il musicista si iniettava più volte al giorno e il fatto che Jacko era diventato completamente calvo.
Ma le ipotesi sulla sua morte del cantante non finiscono qui. C’è chi ha ipotizzato l’utilizzo costante e ripetuto di cocaina per reggere lo stress della sua vita, chi ha collegato i suoi continui e recenti malesseri al deficit genetico di una sostanza – l’alfa 1 anti-tripsina – che danneggia i polmoni e può essere causa di trapianti e chi, invece, ha sostenuto che da anni avesse un lupus, ovvero una malattia autoimmune in cui gli anticorpi aggrediscono l’organismo.
Il suo staff ha più volte precisato che “Jacko non si è mai drogato” e la famiglia ha accusato i medici che lo hanno soccorso di averlo ammazzato.
Quel che è certo è che dopo poco più di un mese e dopo due autopsie è stato ufficialmente dichiarato indagato per omicidio il Dottor Conrad Murray, il medico personale di Jacko.
L’accusa? Aver introdotto farmaci ‘illegali’ in casa del re del pop. Il Propofol è un antidolorifico potentissimo che viene somministrato ai pazienti prima di subire un intervento chirurgico; è ovviamente vietato l’utilizzo di questo potentissimo medicinale per uso privato.
E allora come ci sono finite le confezioni di Propofol in casa di Jackson? Ed ecco che il mistero si infittisce.
E a questo si aggiungono le mille rivelazioni sui suoi figli, i suoi scandali e le testimonianze avanzate dai familiari pur di avere cinque minuti di popolarità sotto i riflettori.
Insomma è proprio il caso di dire che una vita dorata e un successo planetario hanno consegnato Michael Jackson alla storia e alla leggenda ma non sembrano essere stati una garanzia di felicità.
MFL
Fonti
Cnn.com
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