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venerdì 30 ottobre 2009

nuova pillola naturale a base di estradiolo

La "pillola naturale" eletta molecola dell'anno
da 23 minuti



È la pillola anticoncezionale “naturale”, la vera innovazione dell’anno per la salute della donna. Una scoperta significativa, perché è la prima dopo 50 anni ad utilizzare l’estradiolo e non il derivato sintetico. Disponibile in Italia da settembre, permette infatti di offrire una risposta concreta alle donne che, per scelta o precise esigenze, non accedevano prima alla contraccezione ormonale. Lo hanno decretato i ginecologi italiani, rispondendo a un referendum promosso dalla SIGO: l’85% ha indicato proprio questa molecola come innovazione più significativa del 2009, che potrà cambiare gli scenari della contraccezione a breve termine (secondo 6 ginecologi su 10). Magari riuscendo ad innalzare la percentuale di utilizzo sopra il 16.5%, soglia che sembra invalicabile nel nostro Paese. Al secondo posto si è classificata (11%), la pillola “di emergenza” utilizzabile fino a 5 giorni dal rapporto, non ancora però utilizzata in Italia. Il riconoscimento viene assegnato oggi al Congresso nazionale della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), che riunisce a Bari fino al 31 ottobre oltre 3000 specialisti.

“Questo premio simbolico è un’occasione per accendere i riflettori sulla salute femminile – commenta il prof. Giorgio Vittori, presidente SIGO – purtroppo non sempre adeguatamente valorizzata nella ricerca né nelle prestazioni. Dare centralità a queste tematiche è per noi prioritario, con una sensibilizzazione che coinvolga non solo i professionisti ma anche le Istituzioni e le stesse donne, come cerchiamo di fare anche in occasione di questo appuntamento nel capoluogo pugliese”. Ma la portata innovativa di questa pillola sembra ancora poco percepita proprio dalle potenziali beneficiarie: ne è convinto il 71% degli intervistati (un campione di 300 ginecologi). “Le nostre pazienti sono esigenti ed hanno molti timori, spesso infondati – spiega Alessandra Graziottin, direttore del centro di ginecologia e sessuologia medica dell’ospedale San Raffaele Resnati di Milano - . Ma la richiesta di un contraccettivo “amico” del corpo è la più frequente: una su due tra i venti e i ventinove anni e due su tre oltre i trenta ci chiedono un prodotto naturale. Per questo siamo convinti che Klaira, l’unica a base di estradiolo - lo stesso estrogeno prodotto dall’organismo, potrà rappresentare la giusta risposta per molte di loro”. Il premio, assegnato per la prima volta a Bari, verrà poi consegnato a cadenza biennale. Questa pillola rappresenta il capostipite di una nuova classe di estroprogestinici orali, con caratteristiche del tutto peculiari. “Si aprono nuovi orizzonti per le donne di tutte le età, dall’adolescenza alla menopausa – spiega la prof.ssa Rossella Nappi, ginecologa dell’Università di Pavia -. Il buon controllo del ciclo mestruale, abbinato ad un’elevata sicurezza contraccettiva, ad un’alta tollerabilità e al ridottissimo impatto metabolico, la rendono infatti una valida scelta per un ampio gruppo di pazienti. A poche settimane dal lancio l’accoglienza è stata ottima e nei nostri ambulatori già registriamo un boom di richieste”. L’utilizzo dell’estradiolo era risultato fino ad oggi impossibile, poiché non assicurava un sufficiente controllo del ciclo. “Il successo di questa nuova molecola sta proprio nel mix a dosaggio flessibile di estradiolo valerato e dienogest, un progestinico già ampiamente impiegato con successo per il suo potente effetto sull’endometrio – spiega la prof.ssa Franca Fruzzetti, ginecologa della clinica universitaria dell’Ospedale S. Chiara di Pisa -. In questo modo, la protezione da gravidanze indesiderate è garantita ma si sono ottenuti importanti vantaggi extra-contraccettivi. Grazie al minore intervallo senza ormoni (solo 2 giorni invece dei 7 delle pillole “convenzionali”) si ha una maggiore stabilità, è consigliata in particolare in caso di mestruazioni abbondanti, prolungate o frequenti - con un ridotto numero di giorni di sanguinamento e flussi più brevi e più leggeri”. Ogni confezione è composta da 28 compresse: 26 a base dei due ormoni, variamente combinati, più due placebo. “L’impatto metabolico è ridotto e, per la prima volta, sono disponibili dati clinici di sicurezza contraccettiva e tollerabilità fino ai 50 anni – afferma il prof. Vincenzo De Leo, ginecologo all’Università di Siena -. Alcune donne sono tuttora diffidenti nei confronti della contraccezione ormonale, restie ad assumere ogni giorno una pillola percepita come “estranea”. È soprattutto a loro che pensiamo come potenziali utilizzatrici di questo strumento, che integra e completa le nostre possibilità di scelta”. Fonte: ufficio stampa SIGO

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