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martedì 15 dicembre 2009

osteoporosi:la prevenzione va fatta sin dall'elementari-Da Firenze un progetto di prevenzione per le elementari: fumetti e giochi per correggere menu e stili di vita

Osteoporosi


Bambini, pensate al futuro

anche delle vostre ossa

Da Firenze un progetto di prevenzione per le elementari: fumetti e giochi per correggere menu e stili di vita



MILANO - Mettere in guardia i bambini contro i rischi dell'osteoporosi può sembrare una stranezza, o almeno un eccesso di prudenza, ma solo se non si sa che è proprio da giovanissimi che ci si gioca il futuro delle ossa. Spiega Maria Luisa Brandi, docente di endocrinologia e malattie del metabolismo all'Università di Firenze: «Aumentare del 10% il picco di massa ossea — che si raggiunge intorno ai 25 anni ed è la maggior quantità di massa ossea possibile — vuol dire ridurre del 50% il rischio di fratture in età avanzata. E le ragazzine, tra i 12 e i 14 anni, accumulano il materiale osseo che perderanno nei 30 dopo la menopausa. Ecco perché, con la fondazione Firmo-Raffaella Becagli, di cui sono presidente, si è pensato di fare prevenzione davvero primaria rivolgendoci ai bambini».



IL PROGETTO - È così partito un progetto educativo che, per ora, è stato testato, a Firenze, su 300 bambini di quarta e quinta elementare. «Si è scelta questa fascia di età — chiarisce la professoressa Brandi — perché bambini più piccoli non avrebbero compreso il nostro messaggio e, alle medie, comincia quell'età in cui ai "grandi" si dà sempre meno ascolto...». Con l'aiuto di Mr. Bone, Mr. Osso (il fumetto, testimonial del programma), gli alunni sono stati così guidati a comprendere l'importanza della prevenzione e, quindi, di un adeguata assunzione di calcio nella dieta e di una adeguata «dose» di attività fisica, pure fondamentale per la salute delle ossa.



IL CORSO - All'inizio del «corso»: lezioni di anatomia, semplici ma condotte da esperti, per esempio biologi, e compilazione, da parte dei ragazzi, di un questionario, indispensabile per valutarne le abitudini alimentari. «Attrezzi» a disposizione: calendario su cui annotare, giorno per giorno, con figurine adesive, le scelte a tavola e l' eventuale attività fisica; opuscolo per i genitori (che partecipavano anche ad incontri formativi) con «crucipuzzle» a tema per i bambini, DVD con informazioni, giochi e quiz; poster su cui ogni classe doveva realizzare un disegno, un collage e una filastrocca.



LA VERIFICA - A novembre 2008, mese in cui è iniziato il progetto, i ragazzi assumevano, in media , 850 milligrammi di calcio al giorno contro i 1.000 raccomandati. Poca anche l'attività fisica, soprattutto quella di «base»: tutti a scuola in auto, scale dimenticate a favore dell'ascensore e così via. E poi? «Poi — riprende Maria Luisa Brandi — in due rilevazioni successive, a febbraio e maggio 2009, si è visto che il quantitativo di calcio era salito, in media, da 850 a 1150 milligrammi al giorno e che alcuni bambini avevano addirittura raddoppiato le bassissime «dosi» iniziali. Ed era migliorata anche l'assunzione di vitamina D, fondamentale per l'assimilazione del calcio. Quanto ai test, che misuravano la comprensione delle informazioni date, tutti i ragazzini raggiungevano buoni punteggi. Un successo che dovrebbe far riflettere sull'opportunità di estendere il programma.



GLI OBIETTIVI - «Non è d'altronde difficile — continua Maria Luisa Brandi — capire che cosa fare per assicurare alle nostre ossa un buon futuro: per i bambini bastano due belle tazze di latte e un buon pezzetto di parmigiano al giorno. Per gli adolescenti bisogna aumentare le dosi perché il fabbisogno di calcio arriva a 1.200 milligrammi al giorno, ma non c'è solo il latte o i formaggi, buone fonti di calcio sono anche gli yogurt, i gelati, tutti alimenti che ai ragazzi piacciono. E quanto all'attività fisica, quella più adatta è la "gravitazionale", niente di complicato neanche qui: basta camminare, correre. Ideale anche il buon, vecchio salto della corda. E se si è intolleranti al lattosio, non dimentichiamoci che esistono acque particolarmente ricche di calcio, basta non scegliere quelle oligominerali, che però alle ragazzine, fissate con il controllo del peso, piacciono anche troppo perché sono diuretiche». Il calcio, comunque, si trova anche in molti alimenti che con latte e latticini non hanno nulla a che fare. «In alcuni casi, però, — aggiunge Maria Luisa Brandi — può essere utile ricorrere anche a supplementi».



INFORMAZIONE - Conclude Patrizia D'Incalci, dirigente scolastico dell'Istituto che ha fatto da apripista per il progetto: «Quello che ci ha convinto a collaborare con Mr. Bone è il fatto che finora ci si è giustamente preoccupati di sovrappeso, di salute dei denti, ma non di (futura) osteoporosi. Una lacuna che andava e va colmata. Coinvolgendo il maggior numero di scuole possibile e parlando a tutti: i bambini direttamente, i genitori che spesso sono armati di tanta buona volontà ma sono poco informati, e gli insegnanti che si sono dimostrati molto interessati. E ha avuto successo anche il sito di Mr Bone, . ideato da Giunti. Due le sezioni : «Impara», che presenta documenti didattici e informativi, e «Gioca» con quiz in cui i bambini sono inviati a «trovare l'errore» e guidati a imparare i comportamenti corretti».



PER PARTECIPARE - Per accedere a tutti gli strumenti interattivi del sito MrBone ci si può registrare attraverso il sito della Fondazione F.I.R.M.O. oppure scrivere per informazioni alla Fondazione F.I.R.M.O. info@fondazionefirmo.com



http://www.corriere.it/salute/reumatologia/09_dicembre_13/bambini-futuro-ossa-firmo-mr-bone_c781266e-e7a0-11de-8657-00144f02aabc.shtml

Daniela Natali

13 dicembre 2009(ultima modifica: 14 dicembre 2009)

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