Si può essere grassi e pesare poco,scopri qui se sei a rischio

Il grasso corporeo nascosto e non il peso influiscono sulla salute

Può sembrare un'idea bizzarra, ma essere "leggeri" non vuole dire essere al riparo dalle malattie collegate all'obesità né essere in buona salute. È quanto affermato da un nuovo studio a cura degli scienziati della statunitense Mayo Clinic. Per essere sicuri, quindi, di essere in salute e in regola con l'accumulo di grasso corporeo non basta fare i test per calcolare l'indice di massa corporea (BMI), ma bisogna tenere conto della percentuale di massa grassa. Una condizione del genere, cioè essere normopeso ma con una massa grassa in eccesso è una malattia del metabolismo che può produrre gli stessi negativi effetti dell'obesità comunemente conosciuta. È una condizione subdola, in quanto caratterizzata da un grasso intestinale, o grasso viscerale, che si nasconde sotto i muscoli avvolgendo gli organi vitali. Questo tipo di grasso è metabolizzato dal fegato che poi va a influenzare i livelli di colesterolo nel sangue. Tutto questo porta con sé il rischio di sviluppare malattie come quelle cardiovascolari, ipertensione e diabete. Nonché un'ipercolesterolemia e il doppio di probabilità di subire un attacco cardiaco. Nello studio è emerso che su un totale di oltre 6.000 soggetti di entrambi i sessi, di peso normale, vi era un 20% - 30% con una percentuale di grasso viscerale in eccesso. Secondo i ricercatori - guidati dal dr. Francisco Lopez Jimenez - infatti, nelle donne che presentano un eccesso di grasso pur avendo un peso normale, il rischio di morire a seguito di problemi cardiaci o di un incidente vascolare/cerebrale raddoppia. Questo fatto, secondo l'American Heart Association, spiegherebbe perché la prima causa di mortalità nelle donne Statunitensi siano proprio le malattie cardiache. Per capire se si è a rischio, un primo segnale sono le cosiddette "maniglie dell'amore". Un secondo passo è quello di misurare il tasso di massa grassa corporea: nelle donne deve essere inferiore al 30 %, mentre negli uomini deve essere inferiore al 20-25 %. In caso di dubbi, come sempre, consultate il vostro medico.http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/Benessere/grubrica.asp?ID_blog=26&ID_articolo=1578&ID_sezione=34&sezione=News (lm&sdp)