Due anni di studio nei laboratori dell'Universita' di Genova hanno portato al nuovo vaccino, riconosciuto e approvato dall'Istituto Superiore di Sanita', che si fonda sull'impiego di frammenti della molecola telomerasi e ha l'obiettivo di ''insegnare'' ai linfociti dei pazienti a riconoscere e uccidere la molecola delle cellule tumorali.
La sperimentazione sul primo paziente, svolta in collaborazione con l'ospedale San Martino di Genova, e' iniziata una settimana fa senza alcun rigetto della terapia. Presto saranno trattati dieci malati di tumore alla prostata e dieci di tumore al rene.
Essendo la telomerasi una molecola presente in tutti i tumori, il vaccino potenzialmente potrebbe essere applicabile al trattamento di ogni tipo di malattia neoplastica. I pazienti saranno sottoposti a 8 somministrazioni intradermiche in tre mesi. Poi i primi risultati.
Il team di ricerca ideatore del vaccino e' composto dai professori dell'Universita' di Genova Gilberto Filaci, Francesco Indiveri e Paolo Traverso. ''Si chiama vaccino - ha spiegato Filaci - perche' questa procedura vuole indurre una risposta immunitaria nei soggetti affetti da tumore. Il nuovo possibile vaccino andra' contro il bersaglio molecolare presente nelle cellule tumorali: se il sistema immunitario riuscira' ad andare contro la telomerasi sara' possibile sviluppare nuove cure. E' un vaccino terapeutico, non preventivo''.
''Il tumore della prostata in Italia colpisce un caso ogni 14 persone - ha spiegato Traverso -; il tumore del rene un caso ogni 62 persone. L'obiettivo della sperimentazione e' abbassare l'incidenza di queste patologie''.(ANSA).
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