Sicurezza, l'Sos lanciato via sms
per chiedere aiuto in tutte le lingue
Il servizio permetterà ai cittadini di chiedere l'intervento delle forze dell'ordine con un telefonino o via web
Parte a Torino la sperimentazione del sistema Sms-Sos per contattare più velocemente le forze dell'ordine. Il servizio, destinato principalmente agli audiolesi residenti nel capoluogo, consentirà di richiedere soccorso inviando un messaggio telefonico da cellulare o via web a un unico numero, il 320-2041543.
Come funziona. I cittadini, dalla prossima settimana, potranno contattare il sistema a un unico numero di soccorso utilizzando qualunque lingua: la piattaforma tradurrà se necessario e smisterà la richiesta d'aiuto a polizia o carabinieri (in base alla territorialità di competenza) ed eventualmente ambulanze (se vi sono feriti).
Il 112 europeo. "E' un momento che avvicina ancora di più le forze dell'ordine ai cittadini, che normalmente si rivolgono a coloro con cui sono più a contatto", ha commentato Paolo Padoin, prefetto di Torino. "Inoltre si dà attuazione per la prima volta al numero 112 europeo", ha aggiunto il vicequestore Alberto Bonzano. "Il messaggio indica sia la richiesta d'aiuto sia il luogo dal quale questa proviene - spiega il tenente colonnello Bernardino Vagnoni del comando provinciale dei carabinieri - Torino è la prima in Italia a portare un'innovazione del genere".
Il servizio è stato ideato dalla società Globalcom Italia, in collaborazione con la questura e col comando provinciale dei carabinieri e con la società telefonica Windhttp://torino.repubblica.it/cronaca/2010/03/23/news/sos_sms-2844121/
Come funziona. I cittadini, dalla prossima settimana, potranno contattare il sistema a un unico numero di soccorso utilizzando qualunque lingua: la piattaforma tradurrà se necessario e smisterà la richiesta d'aiuto a polizia o carabinieri (in base alla territorialità di competenza) ed eventualmente ambulanze (se vi sono feriti).
Il 112 europeo. "E' un momento che avvicina ancora di più le forze dell'ordine ai cittadini, che normalmente si rivolgono a coloro con cui sono più a contatto", ha commentato Paolo Padoin, prefetto di Torino. "Inoltre si dà attuazione per la prima volta al numero 112 europeo", ha aggiunto il vicequestore Alberto Bonzano. "Il messaggio indica sia la richiesta d'aiuto sia il luogo dal quale questa proviene - spiega il tenente colonnello Bernardino Vagnoni del comando provinciale dei carabinieri - Torino è la prima in Italia a portare un'innovazione del genere".
Il servizio è stato ideato dalla società Globalcom Italia, in collaborazione con la questura e col comando provinciale dei carabinieri e con la società telefonica Windhttp://torino.repubblica.it/cronaca/2010/03/23/news/sos_sms-2844121/
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