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mercoledì 31 marzo 2010

Prto:episiotomia,cos'è,perchè si pratica,inconvenienti,cicatrizzazione,sussualità


L’episiotomia oggi è molto diffusa, forse troppo, secondo alcuni medici. L’episiotomia è sempre inevitabile? Che conseguenza può avere? Facciamo il punto della situazione.
 Cos’è l’episiotomia?
L’episiotomia è un intervento chirurgico praticato durante il parto. Consiste nel praticare una piccola incisione sulla parete vaginale e sui muscoli del perineo della madre nel momento in cui appare la testa del nascituro, per evitare le lacerazioni e facilitare l’uscita del bambino.
 
Perché praticare un’episiotomia?
L’episiotomia viene praticata quando il bambino ha la testa troppo grossa, per accelerare l’espulsione ed evitargli troppe sofferenze. Viene anche usata quando il bambino è podalico, quando è necessario ricorrere al forcipe o se il perineo della madre ostacola il parto.
Se hai partorito sotto anestesia epidurale il medico potrà ricucire tranquillamente l’incisione, altrimenti ti farà un’anestesia locale al momento di praticare i punti di sutura.
 
L’episiotomia è sistematica?
Fino ad una decina di anni fa l’episiotomia veniva praticata sistematicamente, per evitare i rischi di lacerazione del perineo e dei muscoli attorno all’ano e alla vescica. Negli ultimi tempi, invece, c’è stato un grande dibattito sui vantaggi concreti dell’episiotomia: alcuni studi hanno evidenziato che spesso le piccole lacerazioni che si producono spontaneamente durante un parto naturale cicatrizzano meglio delle incisioni praticate durante l’episiotomia, anche senza punti di sutura.
 
I contro dell’episiotomia
L’episiotomia presenta dei veri e propri inconvenienti, e non deve mai essere praticata alla leggera. Durante un’episiotomia paramediana la donna perde altrettanto sangue di quanto ne perderebbe per un parto cesareo. La cicatrizzazione delle incisioni praticate durante l’episiotomia, inoltre, è piuttosto difficile e dolorosa e può causare degli inconvenienti a lungo termine, come un’incontinenza urinaria o fecale.
 
La cicatrizzazione
All’incirca durante tutta la prima settimana (il lasso di tempo cambia da donna a donna) la cicatrizzazione sarà piuttosto dolorosa, probabilmente avrai delle difficoltà a restare seduta. Un piccolo trucco consiste nel ricorrere alla “ciambella”, che ti eviterà di esercitare una pressione diretta sulla cicatrice, e nell’asciugare - dopo la doccia - i punti di sutura con un phon a bassa temperatura, per evitare i rischi di macerazione cutanea.
 
L’attività sessuale dopo l’episiotomia
Dovrai aspettare un mese abbondante per riprendere una normale attività sessuale. Se al di là di questo lasso di tempo continui a provare dei dolori consulta il tuo ginecologo, saprà darti dei consigli ed eventualmente decidere le misure da adottare.
Ricorda che riprendere troppo in fretta ad avere rapporti sessuali non farà che riaccendere il dolore. È importantissimo rispettare i tempi del tuo corpo: un rapporto doloroso può causare un’inibizione del desiderio e rallentare la ripresa di un’attività sessuale soddisfacentehttp://www.alfemminile.com/parto/episiotomia-f38848.html

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