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giovedì 6 maggio 2010

Mastoplastica additiva: domande e risposte



Mastoplastica additiva:
i dubbi delle lettrici,
le risposte del chirurgo



Guardando in tv il programma Dr. 90210 ho notato che la mastoplastica additiva viene quasi sempre eseguita inserendo la protesi dall’areola, mentre delle amiche hanno avuto l’accesso da sotto al seno. Come mai ci sono queste differenze? Qual è la tecnica più moderna o avanzata? (AnnaMaria)

Non c’è una tecnica più avanzata. Se uno vuole dare alla paziente la possibilità di studiare un domani in maniera perfetta la ghiandola mammaria con ecografia o mammografia lo potrà fare con l’accesso sotto mammario. Questa modalità d’impianto permette di collocare la protesi direttamente sotto il muscolo grande pettorale. È un accesso che quindi praticamente non tocca la ghiandola mammaria e come tale ne mantiene l’integrità. Quindi a mio avviso questa tecnica è da preferire. Tra l`altro l`accesso periareolare può provocare in alcuni casi una perdita di sensibilità dell`areola-capezzolo, effetto avverso che si esclude completamente con l`accesso sottomammario



Salve, scrivo perchè  sono molto preoccupata. Da un anno ho fatto una masto sottoghiandola e ho un dolore ad un seno che non passa. A questo punto sono tentata di togliere le protesi. Il medico che mi ha operata è stato molto gentile ma dice che il dolore potrebbe rimanere. Continuo comunque ad essere spaventata e a non capire. Perchè non mi hanno avvisata che poteva succedere una cosa simile?
 (Giulia)

Il dolore di solito è conseguente ad una contrattura capsulare, ossia un indurimento del seno, o in alcuni casi può essere un sintomo premonitore del suddetto indurimento. In ogni caso la tecnica di collocazione della protesi mammaria sotto la ghiandola è in buona parte superata perché la tecnica moderna prevede l’inserimento al di sotto del muscolo grande pettorale con tecnica “Dual Plane” e quindi con una percentuale di indurimento leggermente più bassa. Il mio consiglio quindi è di rivolgersi al chirurgo che l`ha operata nuovamente per capire se è necessario intervenire di nuovo. 

In questo caso, dunque, la protesi va cambiata? (Giulia)

Se il seno è sufficientemente duro, va cambiata la protesi perché chiaramente è avvenuta una contrattura capsulare.http://salute24.ilsole24ore.com/farmaceutica/benessere_e_cosmetica/4697_Mastoplastica_additiva:i_dubbi_delle_lettrici_le_risposte_del_chirurgo.php

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