Trapianto di rene:meglio se il donatore pesa come il ricevente

ANSA) - ROMA, 24 MAG - Confrontare il peso del donatore e quello del ricevente, in caso di trapianto di rene e impiantare un organo proveniente da un individuo dal peso non troppo dissimile rispetto al paziente che lo riceve, puo' aumentare le possibilita' di una maggiore sopravvivenza a lungo termine. Un gruppo di ricercatori francesi ha messo in evidenza questo risultato in uno studio apparso sul Journal of the American Society of Nephrology. Il team francese ha analizzato oltre mille casi di trapianti di rene, seguendoli fino a sei anni dopo l'operazione e ha verificato che per i pazienti che ricevono un organo piccolo, in proporzione al loro peso aumentano le complicazioni. Tra queste c'e' l'alta pressione del sangue, cicatrici renali e soprattutto l'aumento del 55% della possibilita' che il trapianto fallisca, a distanza di due anni dall'intervento. ''Il risultato della ricerca - ha detto il coordinatore dello studio, Jean Paul Soulillou, dell'Istituto Superiore di Sanita' e Ricerca Medica francese, - e' potenzialmente utile per migliaia di trapianti e offre una nuova opportunita' per migliorare la sopravvivenza a lungo termine dei pazienti trapiantati''. Oltremanica, in Inghilterra , Keith Rigg, consulente chirurgo dei trapianti a Nottingham e presidente della British Transplantation Society, pero', ha avvertito che ''quando si dispone di limitata quantita' di organi da donatori tenere conto anche del fattore peso renderebbe piu' difficile quello che e' gia' un sistema di assegnazione complesso'''Analizzando la situazione in una prospettiva di lungo termine - ha aggiunto Rigg - per un paziente e' meglio ricevere un rene che rimanere in dialisi''. (ANSA).

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