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venerdì 23 luglio 2010

Malattie dell'occhio:Retinite pigmentosa,cos'è,sintomi,disturbi,nuove cure

Riadattare vecchi farmaci per scongiurare la cecità

Buone nuove per le persone affette da retinite pigmentosa (RP), una gravissima malattia neurodegenerativa della retina che può condurre alla cecità totale.
La speranza verrebbe dai ricercatori della University of Massachusetts Medical School (UMMS) guidati dalla dottor Shalesh Kaushal, professore di oftalmologia e biologia cellulare.
Secondo gli studiosi, che hanno compiuto dei test in vitro, la possibilità arriverebbe dall’utilizzo di acido valproico o valporato, un farmaco tradizionalmente adoperato come anticonvulsivante. Sarebbe questo un possibile trattamento per la perdita dei fotorecettori che si manifesta in caso di retinite pigmentosa.Lo studio, eseguito anche su 7 pazienti ha mostrato un netto miglioramento della visione su cinque volontari affetti da questa grave patologia oculare.
«I farmaci riadattati e approvati dall’FDA che hanno dimostrato di essere sicuri come l’acido valproico, possono essere un modo economico per ottenere nuovi trattamenti per i pazienti», afferma Kaushal.
La retinite pigmentosa, lo ricordiamo, è considerata una malattia genetica dell’occhio e non ha niente a che fare con le normali retiniti, nonostante il termine suggerisca il contrario. Il suo esordio si manifesta nelle ore notturne, con una considerevole diminuzione della vista seguita da  una notevole perdita progressiva del campo visivo periferico. La malattia è a decorso graduale e può portare alla cecità.Lo studio è stato pubblicato nella edizione online del “British Journal of Ophthalmology”.http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/ricerca/articolo/lstp/280022/
(lm&sdp)

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