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sabato 24 luglio 2010

OTITE:CONSIGLI PER PREVENIRLA NEI MESI ESTIVI,TERAPIA

Come prevenire l’otite nei mesi estivi?
E’ bene seguire qualche semplice accorgimento per proteggere le orecchie dal rischio di otiti durante l’estate.
Per esempio evitare ristagni di umidità nel condotto uditivo e quindi fare interruzioni tra una nuotata e l’altra e asciugare bene le orecchie dopo il bagno o la doccia, evitare di trascorrere tanto tempo in luoghi affollati per non aumentare le probabilità di entrare in contatto con funghi o batteri, non grattarsi o usare cotton-fioc per non provocaremicroabrasioni nell’orecchio che aprono la strada a batteri e altri agenti patogeni.
E la terapia?
Innanzitutto è importante che venga fatta un’accurata diagnosi: l’otite, infatti, può essere provocata da funghi o da batteri e capire qual è l’origine del disturbo è essenziale per poter adottare la terapia più efficace.
Generalmente dopo la diagnosi viene prescritta una terapia antibiotica, locale ogenerale, oppure delle gocce antimicotiche in caso di otite fungina.
E’ bene seguire attentamente la terapia e non interromperla prematuramente perché si corre il rischio di andare incontro a ricadute o una cronicizzazione del disturbo. 
Capita molto frequentemente, infatti, che nonostante si segua una terapia antibiotica l’otite persista e all’interno dell’orecchio si crei una pellicola batterica resistente a farmaci e attacchi delsistema immunitario.
Uno studio condotto da Edward Swords della Wake Forest University e pubblicato sulla rivista ufficiale dell’American Society of Microbiology ha scoperto che più specie batteriche possono unirsi e aiutarsi a combattere l’azione degli antibiotici.
Secondo i dati la maggior parte delle otiti è causata daHaemophilus influenzae e Moraxella catarrhalis, due agenti che in più di un’occasione sono stati trovati insieme, invece che da soli, in soggetti colpiti da otite cronica o ricorrente.
Secondo lo studioso statunitense, questa circostanza dimostrerebbe che se la M. catarrhalis viene accompagnata da altri batteri patogeni l’otite potrebbe essere più persistente e aggressiva.
Conducendo alcuni studi su modelli animali e in vitro, i ricercatori hanno identificato unmessaggero chimico in grado di stabilire un canale di comunicazione tra i vari batteri che così si coalizzano per creare un biofilm che aumenta la resistenza agli antibiotici e agli anticorpi.

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