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lunedì 18 ottobre 2010

Mi cadono i capelli...

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Col cambio di stagione si tratta di un fenomeno fisiologico. Quando rivolgersi a uno specialista? Risponde Corinna Rigoni, specialista in dermatologia a Milano

Con l'arrivo dell'autunno i capelli cadono come foglie. Un fenomeno fisiologico che non deve far preoccupare. Ogni giorno la capigliatura femminile perde infatti all'incirca tra i 50 e i 100 capelli. Una caduta del tutto normale legata al ciclo di vita della chioma stessa. Quando allarmarsi? A spiegarci cosa fare se la capigliatura si dirada sempre più e il fenomeno non è più circoscritto al cambio di stagione, è Corinna Rigoni, specialista in dermatologia a Milano.

«Per capire se siamo di fronte a un problema di caduta persistenze - ci spiega la dottoressa Rigoni - bisogna contare i capelli che rimangono nelle spazzola: fino a 200 al giorno è accettabile. Se sono di più e notiamo una caduta progressiva accompagnata da una minor ricrescita fisiologica (i capelli diventano più fini) allora ci dobbiamo rivolgere a uno specialista». E prosegue. «A differenza degli uomini le donne presentano un diradamento concentrato nella parte alta e centrale del capo (i maschi sono più esposti a una perdita frontale)».

La caduta cronica del capello è un problema molto frequente nelle donne adulte di ogni età. L'Accademia Americana di Dermatologia ha stimato che circa un terzo di loro è colpita da questo disturbo almeno una volta nella vita e come sia in progressivo aumento (un terzo delle donne ne soffre a partire dai 40 anni e il disturbo interessa il 25% delle caucasiche dai 35 ai 45 e il 45% di quelle con più di 50 anni).

Le cause possono essere molteplici e quasi tutte riconducibili a uno stato di sofferenza dell'organismo. Un aumento della caduta dei capelli può essere dovuta anche allo stress . Tecnicamente questa perdita viene chiamata "telogen effluvium" perché interessa la chioma nella fase "telogen", cioè giunta al termine del suo ciclo vitale. Si tratta comuqnue di un episodio temporaneo. Ma se la causa dell'evento stressante persiste, la perdita dei capelli può diventare conica. In alcuni casi però lo stress non fa altro che accelerare una persistente patologia (calvizie androgenetica). L'impatto psicologico che un diradamento della chioma provoca è molto forte. Tensione enrvosa, depressione e ansia sono i sintomi più frequenti riscontrati nelle pazienti che si rivolgono al dermatologo per alopecia, come il ricorrere a l'uso di nuove acconciature nel tentativo di mascherare il problema o a prodotti che permettono un camouflage.

«La caduta dei capelli - spiega Corinna Rigoni - deve essere trattata con una valenza patologica perché può nascondere altri problemi. Il medico deve fare una buona anammesi: se la paziente ha avuto di recente qualche patologia, sofferto di anoressia, seguito una dietra drastica, subito interventi chirurgici, anestesie, qualche trauma fisico, assume ansiolitici o fa uso di droghe. Per un trattamento mirato, il passo successivo è prescrivere gli esami del sangue per scoprire, ad esempio, se ha carenze di ferro o soffre di tiroide. In genere la caduta abbondante dei capelli si verifica dopo circa tre mesi dall'inizio del periodo problematico».

Come intervenire? L'alopecia androgenetica può essere rallentata con trattamenti farmacologici ( il minoxidil è il principale e viene venduto solo sotto prescrizione medica), integratori alimentari a base di isoflavoni di soia e lozioni che hanno il compito di fornire dall'esterno ai follicoli sostanze che consentano di rallentare la caduta dei capelli e stimolarne la ricrescita. Fra le sostanze che agiscono in questo senso, la Sostanza P, ultimo ritrovato scientifico (un suo analogo, un innovativo Tetrapeptide composto da 4 aminoacidi, è contenuto in Neoptide dei laboratori Ducray). «Negli ultimi anni - ci racconta la dottoressa Rigoni - si è fatta molta ricerca farmacologica e cosmetologica, che ha portato a molte novità e alla formulazione di prodotti anti caduta ad hoc per le donne. In particolare è stato individuato un neuropeptide, la sostanza P per l'appunto, che regola il ciclo di vita del capello fortemente inplicata nella caduta persistente femminile».

Di seguito alcuni consigli che, anche se possono sembrare ovvi, possono aiutare a mantenere i capelli in salute più a lungo.

Durante lo shampoo fare solo un lavaggio. 
No al phone troppo vicino alla chioma. Prendete l'abitudine di usarlo con un diffusore e mai a temperature altissime.
Dal parrucchiere portate sempre il vostro shampoo (trovate la scusa di essere allergiche, spesso quelli usati nei saloni sono di scarsa qualità). 
Evitate poi i trattamenti più aggressivi come permanente e decolorazione. No anche ai colpi di sole e alla piega.
Curare l'alimentazione: deve essere ricca di proteine, vitamine e aminoacidi.

Marcella Gaudina (liberonews)http://langolodellechiacchiere.forumcommunity.net/?t=41319566

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