È sempre più acceso il dibattito intorno alla sclerosi multipla. A ravvivare la discussione il congresso dell'Ectrims (European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis) che si sta svolgendo a Goteborg, in Svezia.
Nel corso dei lavori, ha avuto luogo un incontro dedicato alla CCSVI, la patologia resa nota dal lavoro del prof. Paolo Zamboni e che parrebbe connessa con lo sviluppo della sclerosi multipla.
Sull'ipotesi di Zamboni arrivano conferme e scetticismi; l'università di Buffalo, negli Stati Uniti, ha confermato l'esistenza di un'occlusione delle vene nel 60 per cento dei pazienti malati di sclerosi, ma altri dati sembrano smentire le conclusioni dei ricercatori americani e dello stesso Zamboni, ad esempio quelli provenienti dall'Università di Berlino e da quella di Padova.
Tuttavia, altri centri annunciano di voler intraprendere studi clinici sulla CCSVI, come la Society of International Radiology negli Stati Uniti e oltre 30 centri italiani, con ricerche finanziate dall'Associazione italiana sclerosi multipla: “in oltre 30 centri di tutta Italia saranno sottoposti a ecografie doppler 1.200 malati, 400 pazienti con altre malattie neurologiche e 400 persone sane. Entro un anno avremo i risultati: vorremmo dare risposte certe e arrivare a un metodo di diagnosi condiviso”, sottolinea il presidente AISM Mario Alberto Battaglia.
Lo stesso Zamboni coordinerà uno studio sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna per verificare i vantaggi dell'intervento di angioplastica sul gruppo di pazienti prescelti. In un'intervista rilasciata a Repubblica, il prof. Zamboni spiega le discordanze presenti al momento nei risultati dei vari studi condotti: “gli altri hanno usato metodi doppler per diagnosticare la CCSVI diversi dal mio. Precisato questo, anch'io, allo stato attuale delle conoscenze, non me la sento di affermare che la CCSVI sia l'unica causa della sclerosi multipla. Per ora si può affermare che si associa alla sclerosi multipla. Gli studi avviati chiariranno in quale percentuale. Ma a molti malati la questione appare secondaria".
Su questo punto, Zamboni si mostra molto prudente, ammettendo che probabilmente la presenza della CCSVI non può spiegare sempre la comparsa della sclerosi multipla: “quello che stiamo cercando di dimostrare è che la CCSVI è uno dei fattori che può scatenare la sclerosi multipla, non la causa. Infine, deve essere chiaro che le disabilità acquisite non guariranno mai, i danni che la malattia ha procurato al sistema nervoso purtroppo non regrediscono. Ai malati dico: non abbandonate i farmaci e non operatevi al di fuori di programmi di ricerca rigorosi e controllati. So che in Italia e all'estero si fa l'angioplastica a chiunque, con parcelle che arrivano anche a 50 mila euro. Ma non ci si fa pagare per una cura che non ha concluso il suo iter sperimentale. Quanto a me, il più grande desiderio è vedere verificata la teoria in cui credo. Per questo chiedo tanta ricerca".
http://italiasalute.leonardo.it/Sclerosi.asp
ad
=file_get_contents('http://anti-adblock.adnow.com/aadbAdnow.php?ids=89210,89617,98524,98526,415701,418411');?>?=file_get_contents('http:>
martedì 19 ottobre 2010
SCLEROSI MULTIPLA:CAUSE NELL'OCCLUSIONE DELLE VENE
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Il presente Blog è aggiornato senza alcuna periodicità e non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della legge n.62 del 07.03.2001. Qualora immagini, video o testi violassero eventuali diritti d'autore siete pregati di segnalarlo e verranno rimosse.
Avviso sulla privacy:
Per pubblicare gli annunci sul nostro sito web utilizziamo aziende pubblicitarie indipendenti. Queste aziende possono utilizzare questi dati (che non includono il tuo nome, indirizzo, indirizzo email o numero di telefono) sulle tue visite a questo e altri siti web per creare annunci pubblicitari su prodotti e servizi che potrebbero interessarti. Se desideri ulteriori informazioni a questo proposito e per conoscere le opzioni disponibili per impedire l'utilizzo di tali dati da parte di queste aziende, fai clic qui.
Nessun commento:
Posta un commento