Spina bifida, diritto alla vita e alle cure
Tradotte in italiano le raccomandazioni internazionali su un male inguaribile che si può prevenire in gravidanza
MILANO - Diritto alla vita, alle cure e all'assistenza. Queste in sintesi le raccomandazioni internazionali per i bambini e gli adulti affetti da spina bifida e per i loro familiari. Il decalogo è stato tradotto in italiano in occasione della Settimana della spina bifida, dal 2 al 10 ottobre, e pubblicato sul sito del Coordinamento nazionale associazioni spina bifida dove è possibile anche sottoscrivere i dieci punti - approvati dall'IFSBH, International Federation for Spina Bifida and Hydrocefalus - firmando una petizione capitanata dalla conduttrice televisiva Ellen Hidding, testimonial di Asbi (associazione spina bifida Italia onlus). I punti ) sono stati approvati a livello internazionale dall’IFSBH, International Federation for Spina Bifida and Hydrocefalus e sono rivolti a istituzioni, operatori sanitari, opinione pubblica e alle famiglie dei malati.
LA MALATTIA - La Settimana della spina bifida da sette anni è il principale evento di informazione e sensibilizzazione in Italia su questa grave malformazione congenita che insorge durante i primi mesi di gravidanza, comportando disabilità motorie e funzionali a carico dei diversi organi e apparati. Le donne che pensano di avere un bambino (o non ne escludono la possibilità in futuro) devono essere informate sulle modalità di prevenzione della patologia: un’equilibrata alimentazione ricca di folati e l’assunzione quotidiana di 0,4 mg di acido folico possono infatti ridurne l’incidenza fino al 70%. La campagna "Diamo a chi è affetto da spina bifida un mondo all’altezza dei suoi sogni" (in occasione della Settimana) ha l'alto patronato del presidente della Repubblica, il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, del ministero della Gioventù, del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, di Fondazione Pubblicità Progresso e di Cittadinanzattiva.
I FOLATI - Se un bambino nasce affetto da spina bifida ciò avviene perché intorno al 28° giorno dopo il suo concepimento, la sua colonna vertebrale non si è "chiusa". In Italia la malattia si verifica in circa una gravidanza su 1.300. Un bambino che nasce con questa patologia rimane disabile per tutta la vita e ha bisogno di assistenza e cure specifiche. Per prevenire la spina bifida la futura mamma dovrebbe abbinare a una corretta ed equilibrata alimentazione ricca di folati (asparagi, spinaci, broccoli, cereali, arance, arachidi, noci, castagne, legumi, germogli di soia, funghi, kiwi, more, spremuta d’arance, pompelmo) l’assunzione di integratori e farmaci a base di acido folico, una vitamina del gruppo B indispensabile per il normale sviluppo embrionale, almeno un mese prima di iniziare una gravidanza e per i primi tre mesi di gestazione.
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