Menopausa precoce spontanea, cosa la provoca
La causa può essere genetica oppure occasionale, cioé non vi sono vulnerabilità specifiche. Un esame del sangue consente di individuare l'origine del problema
risponde Alessandra GraziottinGentile professoressa Graziottin,
ho 39 anni e probabilmente sono entrata in menopausa. Il ginecologo mi ha detto che forse posso essere in menopausa precoce spontanea, ma da cosa dipende? Cosa la può provocare? Come faccio ad esserne certa?
In un terzo dei casi la causa è genetica, familiare: bisogna quindi fare attenzione all’età in cui sono andate in menopausa la mamma, la nonna o una sorella maggiore. Nei due terzi dei casi è “sporadica”, occasionale, nel senso che non vi sono vulnerabilità genetiche specifiche. Le cause possono essere autoimmuni (quando l’organismo costruisce anticorpi che attaccano l’ovaio), oppure associate a malattie come l’insufficienza renale cronica o il lupus eritematoso sistemico. Nella maggior parte dei casi le cause restano tuttavia ancora misteriose: in tal caso si parla di menopausa precoce “idiopatica”, per dire che la causa resta sconosciuta.
Il modo migliore per sapere come va il nostro “orologio biologico” è il dosaggio plasmatico dell’ormone FSH (Follicle Stimulating Hormone, ormone follicolo stimolante). L’FSH è prodotto dall’ipofisi, una ghiandola preziosa che si trova nel cervello e regola la produzione ormonale dell’ovaio.
Livelli di FSH superiori a 30 mUI/mL, in un prelievo effettuato in terza giornata da una donna in età fertile, indicano che la riserva di follicoli ovarici è ormai limitata e che è già iniziato il processo di menopausa precoce: questo livello è un semaforo rosso sulla via della fertilità. Livelli tra 10 e 30 mUI/ml indicano che l’ovaio comincia a rispondere agli stimoli ormonali con più difficoltà: questo è un semaforo giallo per la fertilità. In tale caso va discussa con la donna (ed eventualmente con la coppia) l’opportunità di cercare una gravidanza con la fecondazione assistita. Oppure, se le condizioni esistenziali e personali non lo consentono, di “salvare” gli ovociti residui (crioconservazione), così da poterli utilizzare per la fecondazione assistita quando la gravidanza sarà desiderata (6). La diagnosi di menopausa precoce è certa se in due dosaggi consecutivi, effettuati a distanza di un mese, l’FSH è superiore a 40 mU/ml (1,2).
FONTE E APPROFONDIMENTI QUI http://www.repubblica.it/salute/esperti/ginecologia/2009/10/14/news/menopausa_precoce_spontanea_cosa_la_provoca-5586360/
www.alessandragraziottin.it 1 f
ho 39 anni e probabilmente sono entrata in menopausa. Il ginecologo mi ha detto che forse posso essere in menopausa precoce spontanea, ma da cosa dipende? Cosa la può provocare? Come faccio ad esserne certa?
In un terzo dei casi la causa è genetica, familiare: bisogna quindi fare attenzione all’età in cui sono andate in menopausa la mamma, la nonna o una sorella maggiore. Nei due terzi dei casi è “sporadica”, occasionale, nel senso che non vi sono vulnerabilità genetiche specifiche. Le cause possono essere autoimmuni (quando l’organismo costruisce anticorpi che attaccano l’ovaio), oppure associate a malattie come l’insufficienza renale cronica o il lupus eritematoso sistemico. Nella maggior parte dei casi le cause restano tuttavia ancora misteriose: in tal caso si parla di menopausa precoce “idiopatica”, per dire che la causa resta sconosciuta.
Il modo migliore per sapere come va il nostro “orologio biologico” è il dosaggio plasmatico dell’ormone FSH (Follicle Stimulating Hormone, ormone follicolo stimolante). L’FSH è prodotto dall’ipofisi, una ghiandola preziosa che si trova nel cervello e regola la produzione ormonale dell’ovaio.
Livelli di FSH superiori a 30 mUI/mL, in un prelievo effettuato in terza giornata da una donna in età fertile, indicano che la riserva di follicoli ovarici è ormai limitata e che è già iniziato il processo di menopausa precoce: questo livello è un semaforo rosso sulla via della fertilità. Livelli tra 10 e 30 mUI/ml indicano che l’ovaio comincia a rispondere agli stimoli ormonali con più difficoltà: questo è un semaforo giallo per la fertilità. In tale caso va discussa con la donna (ed eventualmente con la coppia) l’opportunità di cercare una gravidanza con la fecondazione assistita. Oppure, se le condizioni esistenziali e personali non lo consentono, di “salvare” gli ovociti residui (crioconservazione), così da poterli utilizzare per la fecondazione assistita quando la gravidanza sarà desiderata (6). La diagnosi di menopausa precoce è certa se in due dosaggi consecutivi, effettuati a distanza di un mese, l’FSH è superiore a 40 mU/ml (1,2).
FONTE E APPROFONDIMENTI QUI http://www.repubblica.it/salute/esperti/ginecologia/2009/10/14/news/menopausa_precoce_spontanea_cosa_la_provoca-5586360/
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