Sono cinque e semplici da seguire le regole per non abusare degli antibiotici, di cui nel nostro Paese si continua a fare un gran uso, con conseguenze pesanti in termini di sanita' pubblica. L'antibioticoresistenza si sta infatti diffondendo sempre di piu', e in un prossimo futuro, se non si cambieranno abitudini, sara' difficile curare anche un giradito. Per questo l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), insieme all'Istituto superiore di sanita' e con il contributo del ministero della Salute, ha realizzato una piccola guida con consigli e indicazioni, nell'ambito della campagna di sensibilizzazione per un uso responsabile degli antibiotici.
Tra le 5 regole 'anti-abuso' di questi farmaci, la prima e' quella di non assumerli in caso di influenza o raffreddore, perche' in questi casi l'antibiotico e' inutile, visto che combatte i batteri, mentre queste patologie sono provocate da virus. La seconda e' di prenderli solo dietro prescrizione medica. Non e' facile infatti distinguere tra infezione virale e batterica. Il medico puo' farlo in base ai sintomi presenti e alla sua esperienza. Il consiglio e' di chiamare il dottore se si ha l'influenza e si soffre di malattie croniche, si e' in gravidanza, se i bambini hanno meno di 2 anni, se i sintomi sono gravi, non migliorano o peggiorano.
La terza regola e' quella di seguire esattamente i tempi e i modi di assunzione indicati dal medico, senza fare di testa propria. Da qui discendono le ultime due regole: non interrompere il trattamento prima del termine e non cambiare antibiotico di propria iniziativa. Gli antibiotici funzionano infatti solo se presi nelle dosi giuste e nei tempi stabiliti.In questo si minimizza il rischio di effetti collaterali e l'insorgenza di antibiotico-resistenza. Quello che si vuol fare capire alla popolazione, spiega l'Iss, e' che ''gli antibiotici si possono prendere, ma con cautela. Sono farmaci preziosi, da usare in modo consapevole, altrimenti rischiano di perdere la loro efficacia e si possono rendere piu' forti i batteri. Oggi molti batteri stanno stanno infatti diventando resistenti agli antibiotici in tutta Europa''.
Nessun commento:
Posta un commento