Ancora dubbi sull'aspartame
L'Efsa nega, ma la cancerogenicità non può essere esclusa, afferma studio
Che non avesse molto senso logico – né scientifico – utilizzare dolcificanti all'interno di un regime alimentare comunque squilibrato era già noto. C'è tuttavia anche l'aspetto di una minaccia concreta nei confronti della propria salute a far riflettere sull'uso o meno dell'aspartame, di gran lunga il dolcificante più diffuso al mondo.
Secondo un nuovo studio dell'Istituto Ramazzini di Bologna, infatti, le percentuali massime di assunzione giornaliera (40 milligrammi per ogni chilo di peso corporeo) vanno riviste, e in fin dei conti sarebbe meglio rinunciare del tutto ai cosiddetti prodotti ipocalorici, che producono più danni che benefici.
Più volte l'Istituto Ramazzini ha lanciato l'allarme sull'aspartame e ora pubblica i risultati dell'ultima ricerca sulla rivista American Journal of Industrial Medicine, stando alla quale l'edulcorante più ...(Continua) leggi la 2° pagina
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