La primavera è alle porte e anche se le cattive condizioni del tempo hanno rallentato l’insorgere dei sintomi delle allergie primaverili, questi prima o poi arriveranno. Allora come prevenire e combatterli? Come evitare di fare 20 starnuti consecutivi ogni 5 minuti, grattarsi per un prurito incontenibile, avere gli occhi rossi e che lacrimano, ma soprattutto come tenersi lontano dalle crisi d’asma se si è allergici ai pollini?
Risponde il Prof. Domenico Schiavino del Servizio di Allergologia del Policlinico Agostino Gemelli di Roma.
Attenzione alle graminacee, il peggior nemico per gli allergici in primavera. La loro fioritura inizia ad Aprile e raggiunge il picco in Giugno: ad ogni latitudine italiana. Si tratta di pollini piuttosto grandi che provocano di solito sintomi a carico della mucosa congiuntivale e nasale, come starnuti, ostruzione nasale e rinorrea (è la sintomatologia della famosa hay fever degli anglosassoni, la febbre da fieno, nonostante la comparsa della febbre sia eccezionale). I rimedi sono numerosi, anche se ormai è tardi per fare il vaccino: bisognerà aspettare il prossimo autunno per questo. Nel frattempo si può ricorrere alle tradizionali terapie farmacologiche sintomatiche: antistaminici, antileucotrienici, cortisonici nasali e eventualmente cortisonici inalatori e broncodilatatori“.
I CONSIGLI PER L'ALIMENTAZIONE DELLE PERSONE ALLERGICHE AI POLLINI
Centri specializzati in allergologia: chi soffre di questo tipo di allergia dovrebbe fare attenzione a determinati cibi
La primavera è una stagione ingrata per chi soffre di allergie ai pollini. Lo è ancora di più per chi unisce questa intolleranza a quella alimentare perché questa “doppia allergia” aumenta l'intensità delle crisi allergiche e rende ancora più sensibile agli allergeni ed ai pollini le persone.
Chi è allergico alla betulla e all’ontano non dovrebbe mangiare mela, pera, pesca, albicocca, ciliegia, banana, noce e nocciola, kiwi, fragola, lampone, prugna, sedano, carota, finocchio, prezzemolo.
Coloro che non tollerano le graminacee dovrebbero stare alla larga da pesca, albicocca, ciliegia, prugna, melone, anguria, kiwi, agrumi, mandorla, pomodoro.
Mentre chi soffre dei pollini di artemisia e ambrosia dovrebbe evitare mela, banana, melone, anguria, mango, castagna, arachide e nocciole, sedano, zucca, cicoria, carota, peperone, finocchio, prezzemolo. Infine, chi è allergico alle orticacee è meglio che si astenga dal mangiare melone, ciliegie, basilico, gelso e ortica.
In Europa sono circa otto milioni e mezzo le persone che soffrono di “doppia allergia” e che quindi dovrebbero tenere in considerazione questo elenco in modo da diminuire ed attenuare gli effetti delle crisi allergiche.
Ma come nasce la doppia allergia? Gli esperti spiegano che spesso le proteine e gli allergeni degli alberi sono comuni ad altri tipi di piante, come appunto le piante da frutto
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