I Disordini Cranio Cervico Mandibolari causano nel tempo uno stress della muscolatura della testa e del collo conosciuto genericamente come Sindrome Miofasciale dei muscoli masticatori e cervicali. La Sindrome Miofasciale così chiamata per il coinvolgimento dei muscoli scheletrici e delle fasce è causata da una maggiore attivazione muscolare operata dal Sistema Nervoso Centrale che negli anni porta alla formazione aree di contrattura chiamate punti trigger (TP). I TP sono capaci di generare dolore in aree del corpo distanti dal punto di origine dove non c'è lesione dei tessuti e pertanto senza alcuna evidenza di malattia. La sitmoatologia dolorosa assai frequente che ne deriva divene pertanto difficilmente diagnosticabile e facilmente attribuibile a disturbi di ansia e stress oltre a generare errori diagnostici importanti. Il dolore prenderà nomi differenti in base alla sede di riferimento e determinarà cefalea se è presente alla testa,cervicalgia se è al collo, lombalgia alla schiena e otalgia se all'orecchio, ma sempre senza che vi sia alcuna malattia nella sede del dolore. I punti trigger sono identificabili con la palpazione muscolare che ne dimostra la presenza dentro bande muscolari palpabili riscontrabili alla visita gnatologica. La Sindrome Miofasciale dunque non è costante ma varia con l'attivazione di molti punti trigger, per la maggior parte del tempo latenti, che avviene sia spontaneamente che a seguito di stiramenti o traumi muscolari come nel caso dei DCCM da colpo di frusta. La terapia più efficace per il trattamento della testa e del collo inizia con la stimolazione TENS del nervo trigemino e con la cura ortopedica della mandibola con ortotico neuromuscolare quando la diagnosi EMG e CMS confermasse l'origine occlusale del danno muscolare.
giovedì 24 marzo 2011
Sindrome Dolorosa Miofasciale
I Disordini Cranio Cervico Mandibolari causano nel tempo uno stress della muscolatura della testa e del collo conosciuto genericamente come Sindrome Miofasciale dei muscoli masticatori e cervicali. La Sindrome Miofasciale così chiamata per il coinvolgimento dei muscoli scheletrici e delle fasce è causata da una maggiore attivazione muscolare operata dal Sistema Nervoso Centrale che negli anni porta alla formazione aree di contrattura chiamate punti trigger (TP). I TP sono capaci di generare dolore in aree del corpo distanti dal punto di origine dove non c'è lesione dei tessuti e pertanto senza alcuna evidenza di malattia. La sitmoatologia dolorosa assai frequente che ne deriva divene pertanto difficilmente diagnosticabile e facilmente attribuibile a disturbi di ansia e stress oltre a generare errori diagnostici importanti. Il dolore prenderà nomi differenti in base alla sede di riferimento e determinarà cefalea se è presente alla testa,cervicalgia se è al collo, lombalgia alla schiena e otalgia se all'orecchio, ma sempre senza che vi sia alcuna malattia nella sede del dolore. I punti trigger sono identificabili con la palpazione muscolare che ne dimostra la presenza dentro bande muscolari palpabili riscontrabili alla visita gnatologica. La Sindrome Miofasciale dunque non è costante ma varia con l'attivazione di molti punti trigger, per la maggior parte del tempo latenti, che avviene sia spontaneamente che a seguito di stiramenti o traumi muscolari come nel caso dei DCCM da colpo di frusta. La terapia più efficace per il trattamento della testa e del collo inizia con la stimolazione TENS del nervo trigemino e con la cura ortopedica della mandibola con ortotico neuromuscolare quando la diagnosi EMG e CMS confermasse l'origine occlusale del danno muscolare.
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