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sabato 4 giugno 2011

Sigarette elettroniche come alternativa al tabacco per smettere di fumare - Salute e bellezza

Sigarette elettroniche come alternativa al tabacco per smettere di fumare - Salute e bellezza: "na mattina del febbraio 2010, mi trovavo in spiaggia con il mio compagno di pesca, anch’egli incallito ed infelice fumatore, il quale tra una sigaretta e l’altra, tirava fuori dalla tasca un oggetto a me sconosciuto. Si trattava di una sigaretta elettronica (o ecig) con forma e colori simili a quelli di una normale sigaretta. Il mio stupore fu immediato, gli chiesi di farmela provare ed ebbi subito delle impressioni positive, anche se mi riservai di dare un giudizio solo dopo aver approfondito meglio l’argomento."Tornato a casa mi diressi immediatamente verso il pc ed iniziai la ricerca. Scoprii che non si trattava di una novità assoluta, ma di una tecnologia già nota da qualche anno, che partendo dalla Cina, si stava pian piano diffondendo anche nel nostro paese. Appresi anche che era possibile fumare (di seguito scriverò “svapare”) una ecig anche in luoghi pubblici, raggirando quindi la famigerata (almeno per noi fumatori) legge Sirchia. Difatti, almeno in Italia, non esiste una legislazione che vieti l’utizizzo di dispositivi elettronici per l’inalazione di vapori aromatizzati, nemmeno per quelli contenenti nicotina. Nonostante avessi letto commenti e pareri non sempre positivi, decisi di acquistarne subito una. Iniziai a cercare sul web per capire quale modello potesse essere più indicato per me e per le mie esigenze. La ricerca non fu affatto semplice, dopo aver letto forum, post, siti, ecc, decisi di acquistare online un kit 510. Non appena arrivato il mio primo kit, mi misi immediatamente a svapare. Le prime aspirate furono disgustose, non ero stato avvisato che gli atomizzatori nuovi venissero inumiditi con un liquido protettivo, chiamato primer, che non andrebbe aspirato. Stavo quasi per decidere di abbandonare il progetto per tornare alle mie vecchie camel, finchè, dopo circa 5 minuti passati a svapare primer, non iniziai a sentire un aroma quasi gradevole. Dopo qualche giorno passato cercando di abituarmi al nuovo giocattolino, decisi che era giunto il momento di non comprare più sigarette al tabacchi.

Il risultato è che ho smesso di fumare le vecchie e puzzosissime bionde da più di un anno. In quest’anno ho speso circa 350€ in liquidi e dispositivi vari, risparmiando circa 1.100€ sui miei annuali rifornimenti al tabacchi. Ma la cosa che più mi ha colpito è stata la progressiva riduzione delle sintomatologie tipiche del fumatore: tosse cronica, gola secca, mal di gola perenne, problemi respiratori ecc. A conti fatti e da qualunque parte si guardi è stato un vero e proprio guadagno.

Ad onor del vero, bisogna dire che l’organizzazione mondiale della sanità (Oms), durante la conferenza sul controllo del tabacco (CCLAT), tenutasi in Uruguay nel novembre 2010, ha stabilito che i dati scientifici riguardanti le sigarette elettroniche non sono attualmente sufficienti a provare che queste aiutino a smettere di fumare, e che saranno intensificati gli studi per verificare se l’effettiva salubrità di questi prodotti, sbandierata dalle aziende che si occupano della commercializzazione, non sia altro che una trovata pubblicitaria.

Per quel che mi riguarda, mi accontento dei segnali tangibili avuti sulle mie condizioni generali di salute e sul mio portafoglio.
Fonte

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