ad

venerdì 8 luglio 2011

Malattie cardiovascolari: il consumo giornaliero di sale potrebbe non servire a ridurne incidenza e mortalità

Malattie cardiovascolari: il consumo giornaliero di sale potrebbe non servire a ridurne incidenza e mortalità: "Limitare il consumo di sale nella dieta quotidiana potrebbe non essere sufficiente per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato sull’American Journal of Hypertension e condotto da Rod Taylor dell’Università di Exter.

La meta analisi ha preso in esame sette studi condotti negli anni scorsi sul legame tra consumo di sale e malattie cardiovascolari per un totale di quasi 6500 persone. Secondo quanto constatato dai ricercatori, non esistono prove definitive e incontrovertibili che ridurre la quantità di sale riduca anche l’incidenza delle malattie cardiovascolari.

Grazie alle sollecitazioni da parte di medici e società scientifiche, la quantità di sodio negli alimenti, negli ultimi anni, è stata ridotta e ciò ha portato ad una piccola diminuzione della pressione sanguigna che non si è tradotta, però, nei fatti, in un calo dell’incidenza delle patologie cardiovascolari.

I dati emersi dalla revisione confermano che non c"

Nessun commento:


Il presente Blog è aggiornato senza alcuna periodicità e non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della legge n.62 del 07.03.2001. Qualora immagini, video o testi violassero eventuali diritti d'autore siete pregati di segnalarlo e verranno rimosse.
Avviso sulla privacy: Per pubblicare gli annunci sul nostro sito web utilizziamo aziende pubblicitarie indipendenti. Queste aziende possono utilizzare questi dati (che non includono il tuo nome, indirizzo, indirizzo email o numero di telefono) sulle tue visite a questo e altri siti web per creare annunci pubblicitari su prodotti e servizi che potrebbero interessarti. Se desideri ulteriori informazioni a questo proposito e per conoscere le opzioni disponibili per impedire l'utilizzo di tali dati da parte di queste aziende, fai clic qui.