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martedì 29 dicembre 2009

giornata nera?sei di pessimo umore?ti senti triste?consolati,sei più sveglio e ti fregano di meno


la tristezza aumenta l’attenzione e diminuisce il rischio di essere truffati



Essere tristi aumenta l’attenzione e diminuisce il rischio di essere truffati (Afp)
Essere tristi aumenta l’attenzione e diminuisce il rischio di essere truffati (Afp)
MILANO - Svegliarsi di cattivo umore potrebbe non essere così male. Nelle giornate in cui va tutto storto o in cui semplicemente ci si sente un po’ giù si rischia di meno di essere buggerati; di valutare in modo sbagliato una situazione o una persona; di non ricordarsi qualcosa. E questo perché la tristezza e il vedere tutto nero rendono le persone meno credulone, migliorandone nel contempo la capacità di giudizio e la memoria.

MENO CREDULONI - Lo sostiene uno studio condotto dallo psicologo Joseph Forgas dell’australiana University of New South Wales e riportato dall'agenzia Reuters, secondo il quale le persone in uno stato d’animo negativo mostrano di essere più critiche e attente rispetto al mondo circostante; mentre chi è felice e di buon umore tenderebbe a credere a qualsiasi cosa gli venga detta. Forgas e la sua squadra di ricercatori hanno indotto stati d’animo felici o tristi su una serie di volontari facendo loro vedere dei film oppure ricordando specifici eventi. Dopodiché i partecipanti all’esperimento hanno dovuto valutare una serie di voci e leggende urbane. Il risultato? Chi era triste più difficilmente credeva a queste storie; inoltre faceva meno errori nel richiamare alla memoria un evento di cui era stato testimone, e addirittura era meno condizionato da pregiudizi religiosi o razziali nel prendere decisioni rapide. Insomma, si dimostrava più oggettivo. Non solo: risultava perfino più bravo a comunicare le proprie opinioni.
PER SITUAZIONI DIFFICILI - «Mentre uno stato d’animo positivo favorisce la creatività, la flessibilità, la cooperazione e la capacità di utilizzare scorciatoie mentali – scrivono i ricercatori – la negatività innesca un pensiero più sollecito, che presta maggiore attenzione al mondo esterno. La nostra ricerca suggerisce che la tristezza promuove strategie di elaborazione dell’informazione adatte a situazioni più impegnative». Dunque, i giorni in cui si deve comprare qualcosa o firmare un contratto meglio assicurarsi di non essere troppo di buon umore: o le conseguenze delle nostre azioni potrebbero rovinarci comunque la giornata.http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_novembre_02/psicologia-tristezza-carola-frediani_457eaca2-c7b3-11de-ace9-00144f02aabc.shtml

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