Per i malati di cancro alla prostata ora c’è una speranza in più, la nitroglicerina. Secondo uno studio della University di Belfast pubblicato su Urology la nitroglicerina, utilizzata in piccolissime dosi, potrebbe rallentare lo sviluppo del tumore alla prostata.
Il segreto della nitroglicerina sta nella sua spiccata volatilità. La miscela rilascia ossido di azoto svolgendo il ruolo di coronodilatatore, permettendo così un maggiore flusso sanguigno che produce un effetto ipotensivo alleviando il dolore toracico nei soggetti che soffrono di angina pectoris.
Facendo tesoro di questa caratteristica, la nitroglicerina viene utilizzata da tempo in medicina, i ricercatori hanno sperimentato la miscela su 29 soggetti colpiti dal cancro alla prostata. Pazienti ai quali era stata asportata la prostata o già trattati con la radioterapia.
La sperimentazione si è protratta per 2 anni in cui i pazienti hanno applicato un cerotto alla nitroglicerina per 24 ore al giorno. Il cerotto, applicato sull’addome o sul braccio, è stato sostituito ogni 12 ore mentre i ricercatori hanno monitorato, ogni tre mesi, i livelli di PSA, il marcatore specifico associato allo sviluppo del tumore alla prostata.
E’ stato così osservato che dopo un anno di sperimentazione del cerotto alla nitroglicerina, nella gran parte dei soggetti il PSA si era stabilizzato se non addirittura ridotto.
Ma la relazione tra PSA e sviluppo del cancro alla prostata non è ancora chiara, motivo per cui il dottor Robert Siemens, che ha condotto la ricerca, invita alla cautela.
http://www.vitadidonna.org/salute/news/la-nitroglicerina-potrebbe-curare-il-tumore-alla-prostata-3925.html
Facendo tesoro di questa caratteristica, la nitroglicerina viene utilizzata da tempo in medicina, i ricercatori hanno sperimentato la miscela su 29 soggetti colpiti dal cancro alla prostata. Pazienti ai quali era stata asportata la prostata o già trattati con la radioterapia.
La sperimentazione si è protratta per 2 anni in cui i pazienti hanno applicato un cerotto alla nitroglicerina per 24 ore al giorno. Il cerotto, applicato sull’addome o sul braccio, è stato sostituito ogni 12 ore mentre i ricercatori hanno monitorato, ogni tre mesi, i livelli di PSA, il marcatore specifico associato allo sviluppo del tumore alla prostata.
E’ stato così osservato che dopo un anno di sperimentazione del cerotto alla nitroglicerina, nella gran parte dei soggetti il PSA si era stabilizzato se non addirittura ridotto.
Ma la relazione tra PSA e sviluppo del cancro alla prostata non è ancora chiara, motivo per cui il dottor Robert Siemens, che ha condotto la ricerca, invita alla cautela.
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