5 cose da sapere per un tatuaggio sicuro
Si fa presto a dire tatuaggio. Ormai i tattoshop nascono come funghi e non si sa in che mani mettersi. Ecco una guida per non rischiare la pelle. L’abbiamo scritta a quattro mani con Amanda Toy, artista della pelle (ma anche stilista e bijoux designer) che ha da poco trasferito il suo studio da Trieste a Milano
Neva Ganzerla e Amanda Toy
25/02/2010

credits: Claudia Selvetti
Chi: come faccio a capire che mi trovo davanti a un professionista e non a un ciarlatano?
Un tatuatore affermato ha alle spalle una carriera costruita negli anni attraverso collaborazioni in studi di colleghi italiani e
internazionali. In genere dispone di unbook di opere eseguite (su pelle e non) in modo che i clienti possano avere un quadro completo delle capacità dell’artista che hanno di fronte.
Tatuare è prima di tutto entrare incontatto intimo con le persone, con le loro storie vissute. Il tattoo shop non è un
supermercato di immagini, è un luogo di incontri. Un professionista serio si riconosce dalla quantità di disegni che
mette a disposizione, dalla sua disponibilità e dal tempo che dedica a ogni cliente. E, ovviamente, dalla suafama.
Un tatuatore affermato ha alle spalle una carriera costruita negli anni attraverso collaborazioni in studi di colleghi italiani e
internazionali. In genere dispone di unbook di opere eseguite (su pelle e non) in modo che i clienti possano avere un quadro completo delle capacità dell’artista che hanno di fronte.
Tatuare è prima di tutto entrare incontatto intimo con le persone, con le loro storie vissute. Il tattoo shop non è un
supermercato di immagini, è un luogo di incontri. Un professionista serio si riconosce dalla quantità di disegni che
mette a disposizione, dalla sua disponibilità e dal tempo che dedica a ogni cliente. E, ovviamente, dalla suafama.
Dove: da cosa si capisce che sono capitata in un posto dove non rischio la salute?
Il metro di giudizio è lo stesso che possiamo avere entrando a casa di una persona. Lo studio deve essereordinato, curato, pulito. Già questo è una garanzia di sicurezza. Poi si dà uno sguardo alla postazione di lavoro, che deve avere gli
stessi requisiti.
Il metro di giudizio è lo stesso che possiamo avere entrando a casa di una persona. Lo studio deve essereordinato, curato, pulito. Già questo è una garanzia di sicurezza. Poi si dà uno sguardo alla postazione di lavoro, che deve avere gli
stessi requisiti.
Come: da cosa si capisce che il tatuatore sta usando strumenti sterili?
Prima di spiegare questo punto, è bene descrivere i requisiti di una postazione: c’è solitamente un lettino, con lenzuolo di carta monouso, esattamente come dal medico. Può esserci anche una poltrona ergonomicache si copre di
pellicola trasparente. Infine, la macchinetta del tatuatore: è composta da un corpo centrale che si collega alla presa elettrica, un tubo porta aghi che si impugna come una penna e l’ago che entra in contatto con la pelle.
Fino a qualche anno fa c’era la necessità di sterilizzare i tubi e gli aghi, cioè gli strumenti a contatto col sangue. Oggi
invece è tutto monouso: entrambi sono confezionati singolarmente in buste sterili.
L’inchiostro invece, altro elemento che può veicolare infezioni, viene versato in appositi tappi che una volta finito il lavoro vengono buttati insieme all’inchiostro avanzato.
Il tatuatore infine deve usare guanti monouso e cambiarli se ha necessità di allontanarsi dalla pelle per toccare altre cose, per
esempio rispondere al telefono o andare in bagno.
Prima di spiegare questo punto, è bene descrivere i requisiti di una postazione: c’è solitamente un lettino, con lenzuolo di carta monouso, esattamente come dal medico. Può esserci anche una poltrona ergonomicache si copre di
pellicola trasparente. Infine, la macchinetta del tatuatore: è composta da un corpo centrale che si collega alla presa elettrica, un tubo porta aghi che si impugna come una penna e l’ago che entra in contatto con la pelle.
Fino a qualche anno fa c’era la necessità di sterilizzare i tubi e gli aghi, cioè gli strumenti a contatto col sangue. Oggi
invece è tutto monouso: entrambi sono confezionati singolarmente in buste sterili.
L’inchiostro invece, altro elemento che può veicolare infezioni, viene versato in appositi tappi che una volta finito il lavoro vengono buttati insieme all’inchiostro avanzato.
Il tatuatore infine deve usare guanti monouso e cambiarli se ha necessità di allontanarsi dalla pelle per toccare altre cose, per
esempio rispondere al telefono o andare in bagno.
Quando: in quale periodo dell’anno è meglio farsi tatuare?
Non c’è un periodo particolare. Bisogna solo tenere presente che il tatuaggio ha un periodo di guarigione di qualche settimana (2 o 3) e in questo periodo è bene evitare bagni prolungati (vasca, mare e piscina) e attenzione a non prendere il sole. Questa seconda regola vale anche se il tatuaggio è guarito: le radiazioni sbiadiscono il colore, che diventa lattiginoso e opaco. Quindi in spiaggia meglio usare sempre uno schermo totale da rinnovare più volte.
Non c’è un periodo particolare. Bisogna solo tenere presente che il tatuaggio ha un periodo di guarigione di qualche settimana (2 o 3) e in questo periodo è bene evitare bagni prolungati (vasca, mare e piscina) e attenzione a non prendere il sole. Questa seconda regola vale anche se il tatuaggio è guarito: le radiazioni sbiadiscono il colore, che diventa lattiginoso e opaco. Quindi in spiaggia meglio usare sempre uno schermo totale da rinnovare più volte.
Perché: ecco le domande più comuni di chi decide di fare un tatuaggio.
Fa male? Dipende. Il tatuaggio è un graffio e il dolore c’è. A seconda delle parti del corpo può essere sopportabile o intenso. Di solito le parti più delicate sono quelle in cui la pelle è più sottile, come la
pancia o in corrispondenza delle ossa, la caviglia o la testa. Ma è molto soggettivo.
Può infettarsi? L’infezione dopo un tatuaggio è un’evenienza molto difficile. Se gli strumenti sono puliti e a casa si seguono le corrette istruzioni, è un’evenienza rara. Bisogna solo fare attenzione alle
allergie: anche se i colori sono sicuri, chi è predisposto alle allergie deve controllare preventivamente gli ingredienti degli inchiostri e consultare il medico per scongiurare reazioni epidermiche.
Il tatuggio è per sempre? La medicina estetica ha sviluppato nuove tecnologie di rimozione e può intervenire con il laser per cancellarlo con risultati abbastanza soddisfacenti.
Ma se il tatuaggio è ben fatto, diventerà il vostro tratto distintivo… e non ve ne separerete più.
Fa male? Dipende. Il tatuaggio è un graffio e il dolore c’è. A seconda delle parti del corpo può essere sopportabile o intenso. Di solito le parti più delicate sono quelle in cui la pelle è più sottile, come la
pancia o in corrispondenza delle ossa, la caviglia o la testa. Ma è molto soggettivo.
Può infettarsi? L’infezione dopo un tatuaggio è un’evenienza molto difficile. Se gli strumenti sono puliti e a casa si seguono le corrette istruzioni, è un’evenienza rara. Bisogna solo fare attenzione alle
allergie: anche se i colori sono sicuri, chi è predisposto alle allergie deve controllare preventivamente gli ingredienti degli inchiostri e consultare il medico per scongiurare reazioni epidermiche.
Il tatuggio è per sempre? La medicina estetica ha sviluppato nuove tecnologie di rimozione e può intervenire con il laser per cancellarlo con risultati abbastanza soddisfacenti.
Ma se il tatuaggio è ben fatto, diventerà il vostro tratto distintivo… e non ve ne separerete più.
Grazie ad Amanda Toy, MilanoCityInk.
Nella foto la postazione di Yushi Takei (Black and Gold Tattoo) allestita per la 15th Milano Tattoo Convention
Nella foto la postazione di Yushi Takei (Black and Gold Tattoo) allestita per la 15th Milano Tattoo Convention
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