
(AGI) - Bruxelles, 9 apr. - Devono coincidere tre fattori affinche' si sviluppi il morbo di Parkinson. A identificarli e' stato un gruppo di ricercatori finanziato dall'Unione Europea in uno studio pubblicato sulla rivista PLoS Biology. I Risultati, riportati dal notiziario Cordis, sono un importante passo avanti nella nostra comprensione di cio' che causa questa patologia debilitante. Lo studio fa parte del progetto Neurone ('Molecular mechanisms of neuronal degeneration: from cell biology to the clinic'), finanziato dall'Ue con 8,3 milioni di euro, e del progetto Molpark ('Molecular mechanisms of neuronal restoration: novel approaches for Parkinson's disease'), finanziato con 3,47 milioni di euro nell'ambito del Settimo programma quadro (7/o PQ). Ulteriore supporto e' arrivato attraverso i meccanismi di finanziamento comunitario Marie Curie. Il Parkinson e' una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale (Snc) e colpisce piu' 6 milioni di persone in tutto il mondo. Il Parkinson si sviluppa in seguito a una riduzione dell'attivita' del neurotrasmettitore dopamina nel cervello. Nonostante anni di ricerche approfondite, gli scienziati non sono ancora riusciti a scoprire che cosa causa i cambiamenti molecolari che ne scatenano l'insorgenza. Negli ultimi 10 anni si sono compiuti notevoli progressi per quanto riguarda il Parkinson, tra cui l'individuazione di vari geni coinvolti nello sviluppo della forma ereditaria della malattia. Altre ricerche hanno dimostrato che i fattori di crescita delle cellule nervose, come il Gdnf (fattore neurotrofico derivato da cellule gliali), riducono il tasso con cui vengono distrutte le cellule nervose nelle aree del cervello colpite da Parkinson. Il gruppo di ricerca europeo ha compiuto la svolta quando ha scoperto che nei modelli murini la morte delle cellule nella substantia nigra (il mesencefalo) avveniva in presenza di tre fattori di particolare: un gene malattia difettoso (il gene DJ-1), un difetto nella risposta ad un fattore di crescita e l'invecchiamento del topo. "Anche se sospettavamo che questo potesse essere il caso, fino a oggi non ne avevamo le prove effettive", ha detto Liviu Aron dell'Istituto Max Planck di Neurobiologia a Martinsried (Germania), che e' l'autore principale dello studio. "Scoprire che esiste un collegamento tra la risposta a un fattore di crescita e il gene DJ-1 e' estremamente interessante'', ha aggiunto Rudiger Klein, anche lui dell'Istituto Max Planck. "I fattori ambientali influenzano la disponibilita' di fattori di crescita e le loro interazioni con i fattori genetici possono aiutarci a capire meglio la malattia di Parkinson", ha concluso. http://salute.agi.it/primapagina/notizie/parkinson-3-fattori-coincidenti-causano-malattia
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