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domenica 20 giugno 2010

Il fumo fa male ma le sigarette americane sono ancora più cancerogene.

Attenzione alle sigarette
made in Usa:
triplicano il rischio tumori

Uno studio approfondito ha dimostrato che il tabacco più scuro utilizzato per le 'bionde' americane aumenta considerevolmente i rischi per la salute
        di Valeria Robecco
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Le sigarette made in Usa tre volte più pericolose delle altre per la saluteNEW YORK - Per una volta il 'Made in Usa' non è motivo di orgoglio per gli americani. Da ieri le 'bionde' come Malboro, Camel o Newport prodotte negli Stati Uniti sono sotto accusa perchè contengono un livello di nitrosamine – composti notoriamente cancerogeni - tre volte maggiore delle sigarette fumate in Canada, Australia o Gran Bretagna.
 

La rivelazione shock è stata diffusa grazie ad una ricerca condotta dal Center for Disease Control and Prevention, l'Ente Federale preposto al controllo a alla prevenzione delle malattie. “Speriamo che questo studio indirizzi i produttori di tabacco a prestare maggiore attenzione alla composizione delle 'bionde'”, ha detto il Dott. James Pirkle, vice direttore del centro scientifico.

I ricercatori hanno studiato 126 fumatori, analizzando le sigarette e il livello di nitrosamine nella loro bocca, nei polmoni e nell'urina, e sono arrivati alla conclusione che le 'bionde' americane sono più cancerogene perchè create con tabacco più scuro, mentre quelle fumate da canadesi, australiani e inglesi contengono un tabacco più chiaro, ottenuto con un diverso procedimento di aromatizzazione.

Lo studio condotto dai ricercatori del Central Disease apre una nuova stagione nel controllo del 'tabacco selvaggio'. Fino all'anno scorso, quando il Congresso Usa ha approvato la 'Tobacco Bill', la legge che attribuisce alla Food and Drug Administration (Fda) la verifica dei contenuti e della vendita dei prodotti a base di tabacco, pare che le sigarette fossero sottoposte a meno accertamenti del cibo per animali. La legge, fortemente voluta ed approvata da Obama, ha segnato la fine dell'epoca in case produttrici erano libere di autoregolarsi.


Secondo il Professor John Spangler, direttore del programma di intervento sul tabacco della 'Wake Forest University School of Medicine', questi studi non vanno sottovalutati e segnano un momento importante, ma “non sappiamo se ridurre il livello di nitrosamine possa diminuire il numero di tumori legati al fumo. Inoltre ci sono almeno altre due dozzine di elementi cancerogeni nelle sigarette, per non parlare dei 4mila elementi chimici che possono causare malattie cardiache e respiratorie”. In altre parole sbagliano gli americani se pensano che basti cambiare marca di sigarette per sentirsi con la coscienza a posto. La ricetta per la salute continua a rimanere una sola:smettere di fumare.http://quotidianonet.ilsole24ore.com/salute/2010/06/03/340625-attenzione_alle_sigarette.shtml
Valeria Robecco

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